Spettacolo Settebello alle Piscine (anche se non capite la pallanuoto)

E' il giorno delle finali della World League alle piscine Italcementi. Sabato nelle semifinali la prima sfida ha visto l'Australia distanziare la Cina di dieci goal, chiudendo i quattro periodi 13-3. La sfida tra Italia e Ungheria si è conclusa con la sconfitta degli azzurri, con il risultato di 10 a 5. Intense le ultime due sfide che hanno decretato gli accessi alle finali per il primo e secondo posto. In vasca sono scesi prima Serbia e Brasile, quattro periodi che hanno decretato la vittoria serba: la prima squadra che ha conquistato l'accesso alla sfida per il primo e secondo posto. Alle 20, ultimo match delle semifinali tra la Croazia e gli Usa. Quattro frazioni concluse con la vittoria della Croazia per 11-6.
Le finali in programma questo pomeriggio vedranno dunque scendere in vasca alle 16 Italia-Cina (per il 7° e l'8° posto), alle 17.20 Australia-Ungheria (per il 5° e il 6° posto), alle 18.40 Brasile–Usa (per il 3° e 4° posto) e alle 20 Serbia–Croazia (per il 1° e 2° posto). La grande serata finale si concluderà con il concerto Voga. Giovedì sera eravamo andati a vedere la partita dell’Italia contro gli Usa, per registrare come la città di Bergamo stesse vivendo (con piacere) la World League. Ecco il nostro racconto.
Non siamo esperti di pallanuoto, non abbiamo analisi tecnico-tattiche da riportarvi a proposito della partita Stati Uniti – Italia che si è svolta ieri sera a Bergamo. Ci tenevamo però a raccontarvi perché questo evento sta funzionando benissimo e merita di occupare una vostra serata. Ad esempio, oggi ci sono i quarti e gioca anche l’Italia, alle 18.40.
Divertimento a prescindere. Andate a vedere il Settebello, vi divertire anche se non capite un’acca di pallanuoto; anzi è una buona occasione per entrare in confidenza con uno sport di nicchia, ma estremamente affascinante. Assistere a USA – Italia è stato davvero piacevole, per diversi motivi a prescindere dallo sport in sé.
Il posto è stupendo: la piscina e le tribune sono immerse in uno scenario verde, con tanti alberi maestosi che fanno da corona all’evento sportivo. Sullo sfondo si staglia l’estremità ovest della Città Alta con le sue inconfondibili mura. Con il calare del buio le luci riflesse sull’acqua creano infiniti giochi, mentre quelle delle finestre lontane punteggiano magicamente il profilo della città.

© Alberto Milesi

© Alberto Milesi

© Alberto Milesi

© Alberto Milesi

© Alberto Milesi

© Alberto Milesi

© Alberto Milesi

© Alberto Milesi
Tifo sano. Il pubblico è caldissimo ma estremamente morigerato. Questo non significa che il tifo non sia entusiasta, ma è tutt’altra cosa rispetto alle esagerazioni e alle volgarità che conosciamo per colpa di altri sport. Questo evento di pallanuoto ci mostra proprio cosa dovrebbe essere un evento sportivo sano e felice: passione, esultanze, agonismo, ma non tutto il resto.
I tifosi sono proprio simpatici: ad un certo punto, su un gol dell’Italia è partito il coro del famoso po-po-po che ha accompagnato l’avventura azzurra ai Mondiali 2006. È una citazione ironica, come a segnare la distanza tra il tifo infervorato del calcio e quello pacato della pallanuoto. Stupenda poi la curva degli ultras, composta dalla squadra dei bambini della Pallanuoto Bergamo (rigorosamente in divisa), a cui si è aggiunto qualche altro ragazzino. Un manipolo di tifosi energici e simpaticissimi, pronti a sostenere la squadra con numerosi cori e sbandieramenti.
Il parco intorno. Bisogna ammetterlo, durante la partita la gente in giro per il parco era davvero poca. Ma è normale, visto che l’Italia con gli USA si giocava il secondo posto nel girone. Tuttavia, già dagli spalti si iniziava a sentire un profumino di carne alla griglia che sicuramente ha attirato non pochi tifosi al termine del match, vinto dall’Italia 13-10.




Così quando l’arbitro ha fischiato la fine, una buona parte del pubblico non si è diretta all’uscita, ma ha volto i suoi passi verso il gran tendone dove è situata la ristorazione, fornita da Vicook. Anche qui le note positive non sono poche: le persone dopo pochi minuti erano già tutte servite, l’iniziale coda alla cassa è stata presto smaltita. Un servizio molto rapido insomma, ma non solo. I prezzi sono accettabili, un filo più alti della media delle sagre e delle feste della birra, ma la qualità è notevolissima. Abbiamo provato l’hamburger di Vittorio e siamo rimasti stregati: domani ci torniamo a prescindere dalla partita. Roba da fare invidia alle modaiole hamburgherie che spuntano come funghi. E poi tante birre artigianali fornite dal birrificio Kaos.
Musica e altro. Alcuni stand disseminati nel bellissimo parco erano chiusi; ma tanti altri sono rimasti aperti anche fino alle 22. Un po’ di tutto: Audi, MV Agusta, il Centro Studi Synapsy, il fornitore di palloni Mikasa, la scuola paritaria Leonardo Da Vinci. E poi qualche cartonato per fare la foto ricordo fingendo di avere il fisico di un giocatore di Water Polo. Infine, il sottofondo musicale, regalatoci dalla Orobian Pipe Band. A loro stesso dire, sembrano scozzesi ma sono bergamaschi al 100 percento. Suonano musica celtica con cornamuse e tamburi vari. Una colonna sonora insolita ma piacevole per una serata felice.