In Alta Val Seriana

La Baita Valle Azzurra a Valzurio tra itinerari di grande bellezza

La Baita Valle Azzurra a Valzurio tra itinerari di grande bellezza
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Le baite e i rifugi di montagna punteggiano il nostro territorio come una costellazione, sono dei punti di riferimento irrinunciabili per scalatori o semplici turisti in cerca di aria buona. Ce ne sono tantissime, spesso molto antiche; ma ce ne sono anche di nuove. Una di queste è la Baita Valle Azzurra di Oltressenda Alta, più precisamente della frazione Valzurio. Un luogo per rinfrancarsi dalle fatiche lavorative in mezzo al verde dei tanti boschi della zona e gustando i piatti tipici che la titolare, Annamaria Marchesi, prepara con cura e dedizione.

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Come è nato tutto. La storia della Baita è recente; circa 6 anni fa la Regione ha messo a disposizione finanziamenti per la riqualificazione di strutture antiche e un po’ in decadenza, in vista di Expo Milano 2015. Il comune di Oltressenda Alta ha potuto utilizzare quei soldi per ristrutturare quello che una volta era il bar del paese. «Ho vinto il bando comunale per la gestione, anche per la qualità tecnica dell’offerta – spiega Annamaria –. I lavori sono durati due anni e da quattro va avanti la mia gestione. Quando ho vinto il bando avevo 28 anni; conosco da sempre la zona e ci sono legata, dato che la mia famiglia aveva qui la seconda casa. Il mio primo lavoro è un altro, ma ho fatto anche esperienza nel settore lavorando in bar e ristoranti. Adesso porto avanti la Baita nei fine settimana, d’estate e durante le feste. L’aiuto della mia famiglia è preziosissimo, in futuro penso di assumere una o due persone».

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Come arrivare e cosa visitare. La Baita Valle Azzurra è semplicissima da trovare. Arrivando da Bergamo, lungo il provinciale che porta a Valbondione si può già individuare la cartellonistica. Comunque, basta seguire per Oltressenda Alta, si supera la frazione Nasolino e si arriva a Valzurio. Si lascia la macchina proprio in prossimità della Baita. Insomma, perfetto anche per chi non ama scarpinare. Ma se invece dopo mangiato volete farvi una bella passeggiata, la Valle Azzurra fa al caso vostro. Ha una conformazione ambientale adatta alle camminate nei boschi, nel silenzio. Inoltre la Baita collabora con un accompagnatore di media montagna, Sara Crotti, che porterà i visitatori su itinerari di grande bellezza. D’inverno sono previste numerose ciaspolate, in collaborazione con PromoSerio. «Uno degli obbiettivi dell’attività è valorizzare il territorio e creare opportunità; ad esempio curando i sentieri che rischiano di sbiadire, oppure portando avanti le tradizioni culinarie locali. Il Comune sta investendo molto in questa direzione». Oltre agli itinerari reali, sono previsti itinerari culturali, grazie a Racconti da madre terra: incontri con vari viaggiatori, anche stranieri, che narrano le loro esperienze attraverso immagini e video. Poi tutti a tavola per una cena etnica.

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A tavola. Si parla di cucina, finalmente. I menù seguono due direttive principali: da una parte la cucina tradizionale bergamasca con casoncelli, polenta, stracotto, eccetera. Dall’altra quella ancor più tipica delle tradizioni del posto, quelle che seguono la stagionalità e sfruttano appieno i prodotti che si trovano sul territorio. In serate a tema sulla tradizione, si può assaggiare la gallina nostrana ripiena o il meraviglioso salame, panna e parüc. In questo periodo c’è "La primavera delle tradizioni", rassegna culinaria iniziata il 1° aprile che attraverso sei cene arriverà ai primi di giugno. Tutto preparato con ingredienti nostrani, erbe selvatiche di Valzurio, e con la collaborazione delle signore del paese, che preparano quei piatti da tanti anni. Il 29 maggio è in programma un’escursione alla scoperta delle erbe commestibili della Valzurio, con seguente pranzo a tema. Tutte le informazioni sugli eventi si trovano sul profilo Facebook della Baita. Oltre al bar e al ristorante, è previsto anche il pernottamento; formula pensione completa o mezza pensione. La Baita è aperta tutti i fine settimana, nei giorni festivi e prefestivi, due settimane a Natale e due mesi abbondanti d’estate: da luglio ai primi di settembre. Su prenotazione si fanno pranzi o cene personalizzate e sono possibili aperture infrasettimanali su richiesta per gruppi.

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