Quell'abbraccio nel ricordo di Yara

Magia: è stata questa la parola chiave che ha guidato l’evento “Bergamo e l’Atalanta abbracciano la passione” che si è svolto sabato 8 aprile nello spazio antistante lo stadio Atleti Azzurri d’Italia e organizzata dall’associazione “La Passione di Yara”. Al termine della partita contro il Sassuolo, che si è conclusa con un buon pareggio per i nerazzurri, tifosi e giocatori, in un clima festoso, si sono ritrovati tutti insieme per ricordarsi vicendevolmente che «per vivere ci vuole passione», proprio quella passione che la piccola Yara aveva per lo sport, la stessa passione (che sia sportiva, artistica o culturale poco cambia) di tanti altri ragazzi in tutta Italia che l’associazione vuole sostenere e tutelare. Bergamo, l’Atalanta e gli atalantini presenti hanno idealmente abbracciato (e sostenuto) questa onlus, nata con il fine unico di tutelare i sogni dei ragazzi, che vuole promuovere uno sport vero, pulito, buono, che porta avanti i sogni e le passioni dei ragazzi.
[Le foto dei tifosi allo stadio]
























La serata si è aperta con i saluti e i ringraziamenti del presidente dell’associazione Ivo Mazzoleni e del vice presidente Giordano Tomasoni, noto campione paraolimpico bergamasco, che dopo aver ringraziato i presenti ha ricordato a tutti che «per misurare le emozioni non abbiamo altro che il cuore».
Un grande boato e cori da stadio hanno riempito la piazza quando l'ex tecnico atalantino Emiliano Mondonico è salito sul palco e ha preso la parola, ringraziando tutti i tifosi per la presenza costante nella sua vita, anche nei momenti di difficoltà: «Qui non si molla e l’esempio sono questi due signori che non mollano mai, anzi, addirittura vogliono fare delle cose stupende e per me è stato un onore e un piacere essere qui per questa situazione che state creando e che spero vi porti a realizzare il vostro sogno» ha dichiarato ringraziando Maura e Fulvio Gambirasio, i genitori della piccola Yara, che nel frattempo lo avevano raggiunto sul palco. L’allenatore ha poi concluso il suo discorso facendo i «complimenti all’Atalanta per quello che sta facendo», augurandosi di vederla arrivare in Europa. E ha poi concluso dicenso: «In caso contrario, ci riproveremo l’anno prossimo».
[Foto di Silvia Colombo]












Poco dopo a salire sul palco è stato l’assessore regionale allo Sport Antonio Rossi: «Se non avessi avuto la passione difficilmente sarei andato avanti, ed è per questo che bisogna dire grazie a "La Passione di Yara", perché dà la possibilità a tanti ragazzi che non possono seguire la propria passione di seguire i propri sogni». Anche Costantino Rocca, campione bergamasco del golf, ha voluto ricordare e ribadire il concetto fondamentale della serata, ovvero che «senza la passione non si possono raggiungere traguardi».
Il momento più atteso e più festeggiato dai molti presenti, però, è stato quello che ha visto salire sul palco alcuni giocatori dell’Atalanta: Cristian Raimondi, Giulio Migliaccio e Andrea Conti. E con loro anche il direttore operativo nerazzurro Roberto Spagnolo e l'ex bandiera Gianpaolo Bellini. Tutti hanno lasciato un saluto, un ringraziamento e un pensiero per l’associazione, felici di poter condividere questo momento con i tifosi che hanno risposto festanti all’invito, tra i quali numerosi bambini. Oltre ai vari riferimenti all’andamento della stagione e della partita, il concetto fondamentale che è stato ribadito da quasi tutti gli ospiti è un pensiero a Fulvio e Maura, visti da tutti come un «grande esempio», perché, come loro, anche i giocatori hanno affermato che «noi non molliamo mai, e se si può possiamo aiutare anche agli altri».
[Foto di Silvia Colombo]








L’ultimo a prender la parola è stato Gianpaolo Bellini che ha voluto ringraziare l’associazione per aver pensato ad «un momento come questo per il dopo partita, per poterlo riscoprire come un bellissimo momento di aggregazione», con la speranza di poterlo rivivere un futuro. «Anche questa è passione - ha detto l'ex capitano nerazzurro -: ritrovarsi a fine partita insieme, al di là del risultato».
La colonna sonora della serata è stato a firma della M. Street Band, che ha allietato con grande bravura i presenti grazie a grandi successi che andavano dagli anni ’60 sino ai giorni nostri, rendendo la serata ancora più speciale. Al termine della serata, a prendere la parola dopo tutti gli ospiti sportivi è stato proprio Fulvio Gambirasio, che, per presentare il giovane Matteo che si è esibito con la sua tromba accompagnato dal papà sulle note di What a wonderful world, ha ripreso l’aneddoto romano di Cornelia Gracco che aveva presentato come oro i propri figli. Una serata speciale dunque, che, raggruppando sullo stesso palco persone diverse con in comune l’aver seguito e realizzato i propri sogni, ha voluto lanciare l’importante messaggio della tutela dei desideri dei ragazzi, soprattutto di quelli che faticano a essere vissuti per i motivi più diversi. Sognare e avere passione deve essere un imperativo per le vite dei più giovani, perché senza passione niente può essere veramente realizzato.