mercato del lavoro

A maggio più assunzioni che nel 2019, la Cisl: «Tornati ai livelli pre-Covid»

Tuttavia sono state affiancate da un numero maggiore di cessazioni lavorative rispetto a maggio 2019, creando un saldo positivo a di 1.035 unità (due anni fa era di 1.685 unità)

A maggio più assunzioni che nel 2019, la Cisl: «Tornati ai livelli pre-Covid»
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Dopo un anno di calo, in alcuni momenti anche vertiginoso, le assunzioni in provincia di Bergamo paiono essere tornate sui livelli precedenti all’esplosione dei contagi da Covid. A maggio di quest’anno hanno infatti superato, seppur di poco, quelle registrate nello stesso mese del 2019.

Tuttavia, le assunzioni sono state affiancate da un numero maggiore di cessazioni lavorative rispetto a maggio 2019, creando un saldo positivo a di 1.035 unità (nel 2019 era di 1.685 unità).

«È una condizione importante per guardare al futuro con ottimismo - osserva Danilo Mazzola, segretario Cisl Bergamo, commentando la nota di aggiornamento della Provincia -, anche se le incertezze del momento si manifestano sulle tipologie contrattuali di assunzione, con i tempi indeterminati che paiono in caduta libera e un aumento significativo dei contratti in somministrazione, con i contratti a tempo determinato che crescono nei primi 5 mesi del 2021 portando ancora un saldo negativo sull’arco dell’anno».

I segnali di ripresa più evidenti emergono nei settori dell’industria e delle costruzioni, che in un anno hanno visto il 75 per cento dei saldi positivi per 4.086 unità.

«Nei prossimi mesi, quando la ripresa si sarà rafforzata - conclude il sindacalista - il lavoro dovrà diventare più stabile alla luce delle professionalità e delle innovazioni che tante imprese hanno messo in atto nel periodo pandemico».

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