A Mozzo il reddito medio più alto del 2024, ma in Bergamasca sono diminuiti i Paperoni
Il comune dell'hinterland scalza Gorle dal primo posto. In fondo alla graduatoria i comuni montani e in particolare Cassiglio

Il reddito medio dei bergamaschi, sulla base delle dichiarazioni dei redditi 2024, è aumentato ma l'inflazione ha vanificato per intero questa crescita. A dirlo sono i dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze, relativi all'anno fiscale 2023, rielaborati dalla società Excellera Intelligence, nata dall'esperienza di Intwig.
Il reddito medio
In particolare, il reddito medio dichiarato l'anno scorso è pari a 24.803 euro lordi, con un incremento del +4,3 per cento rispetto ai 23.788 del 2022, ovvero +1.015 euro. I livelli di reddito hanno superato quelli precedenti la pandemia, quando nel 2019 il valore era a 22.026 euro. L'inflazione annua nella nostra provincia, però, proprio nel 2023 è stata del +4,9 per cento, quindi l'impennata dei prezzi si è mantenuta superiore all'aumento dei redditi.
Bergamo è tra i capoluoghi di provincia con il reddito più alto in Italia, considerato che si attesta al terzo posto nella classifica, con 31.228 euro di reddito medio (+2,3 per cento rispetto all'anno precedente), mentre al primo posto c'è Milano (36.408 euro, +3,2 per cento) e al secondo Monza (32.363 euro, +3,2 per cento).
La classifica dei comuni
Nella graduatoria dei comuni orobici, in cima c'è stavolta Mozzo, con 33.916 euro di reddito medio imponibile, cresciuto del +6,3 per cento. Passa quindi in seconda posizione Gorle, che aveva in precedenza il record locale, con 33.250 euro e una crescita del +4,1 per cento. Al terzo posto c'è Bergamo, con 31.228 euro (+2,3 per cento).
La tendenza in generale è una diminuzione dei redditi man mano che ci si allontana dal capoluogo e dall'hinterland, con le località montane tra le più in difficoltà. In fondo alla classifica c'è infatti Cassiglio, con 15.662 euro (+2,4 per cento), anche se ci sono state crescite significative in altre zone come Blello (+13,6 per cento), Locatello (+11,4 per cento) e Valtorta (+12 per cento).
Su 243 comuni bergamaschi, solo 7 hanno avuto una diminuzione del reddito imponibile medio, tra i quali la più drastica l'ha avuta Bedulita, con un -3,7 per cento, da 22.213 a 21.338 euro, ovvero 825 euro in meno.
In giro meno Paperoni
Cala inoltre il numero dei bergamaschi più ricchi, dato che nel 2023 sono diminuiti i contribuenti che dichiarano più di 120mila euro annui, da 9.839 a 8.292 (-15,7 per cento). Nel 2024, l'uno per cento dei contribuenti bergamaschi ha dichiarato un patrimonio complessivo di quasi 1,9 miliardi di euro.
Nella nostra provincia in totale si sono dichiarati 20,7 miliardi di euro, quindi i Paperoni hanno il 9,1 per cento del totale dei redditi nel nostro territorio. Tra i più facoltosi, 2.914 vivono a Bergamo, 186 a Gorle e 395 a Treviglio. I bergamaschi che hanno dichiarato meno di diecimila euro sono 154.662, il 19 per cento del totale, in lieve calo rispetto alle cifre del 2022. Quasi il 30 per cento dei cittadini ha un reddito al di sotto dei 15mila euro annui, non arrivando a 1.250 euro lordi al mese.
Le fasce di reddito più rappresentative, invece, sono quelle tra i 15mila ed i 55mila euro, che rappresentano il 64,7 per cento del totale. Rispetto ai redditi dichiarati nel 2023, nella nostra provincia 689.231 contribuenti hanno versato un’imposta netta (Irpef) di circa 4,1 miliardi di euro totali, per una media di circa 5.956 euro ciascuno.