Prezzi su, fatturato meno

Camera di Commercio: «Forse esaurita la fase di crescita del terziario»

A Bergamo nel terzo trimestre si registrano deboli incrementi per i servizi (+0,5%) e il commercio al dettaglio (+0,3%). Le aspettative segnalano una forte incertezza

Camera di Commercio: «Forse esaurita la fase di crescita del terziario»
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Dopo una prima metà dell’anno molto positiva, nei mesi estivi del 2022 è rallentata la crescita del volume d’affari nel settore terziario a Bergamo.

I dati sono forniti dalla Camera di Commercio della nostra provincia: la variazione su base annua nel terzo trimestre è pari al +6,5 per cento per le imprese con almeno tre addetti dei servizi e al +3,4 per cento per le imprese attive nel commercio al dettaglio, valori in deciso ridimensionamento rispetto ai trimestri scorsi. L’andamento dell’indice del fatturato evidenzia infatti, per entrambi i settori, un “appiattimento” della tendenza positiva fin qui registrata, con variazioni congiunturali solo lievemente positive: +0,5 per cento per i servizi e +0,3 per cento per il commercio al dettaglio. Questo rallentamento va considerato anche alla luce dell’incremento dei listini, che mostrano tassi di crescita ancora significativi, soprattutto nel commercio al dettaglio, sostenendo il fatturato: al netto quindi dell’effetto dei prezzi, la fase positiva in corso dal 2021 potrebbe essersi già arrestata.

L’andamento del fatturato delle imprese bergamasche dei servizi risulta meno brillante rispetto alla Lombardia, dove le variazioni tendenziali e congiunturali si attestano rispettivamente a +10,4 per cento e +1 per cento. Il maggior contributo alla crescita su base annua proviene dal commercio all’ingrosso, mentre i servizi di alloggio e ristorazione, che a livello regionale hanno fornito un apporto molto positivo durante l’estate, mostrano a Bergamo un incremento decisamente più contenuto rispetto ai trimestri scorsi.

Anche nel terzo trimestre la variazione dei prezzi di vendita risulta significativa (+2,8 per cento), sebbene il ritmo di marcia dei listini registri un rallentamento rispetto alla prima metà del 2022. Tali incrementi non trovano precedenti nella serie storica e hanno sicuramente contribuito alla forte crescita del fatturato dei trimestri scorsi.

Anche le imprese del commercio al dettaglio mostrano una frenata più marcata del volume d’affari rispetto alla media regionale: in Lombardia la crescita è stata maggiore sia in termini tendenziali (+4,4%) sia, soprattutto, in termini congiunturali (+1%).

La crescita continua a essere significativa per gli esercizi non specializzati, che comprendono supermercati e minimarket, mentre quelli non alimentari, che avevano mostrato una decisa ripresa dopo il calo causato dall’emergenza sanitaria, evidenziano una nuova battuta d’arresto.

Le aspettative degli imprenditori per gli ultimi tre mesi dell’anno mostrano una prevalenza di previsioni di crescita per fatturato (saldo pari a +5) e occupazione (saldo pari a +2), ma tali valori risentono del picco di vendite che si verifica in concomitanza con le festività natalizie. Un confronto con il livello delle aspettative registrate nell’analogo periodo dello scorso anno (+30 per il fatturato) e del 2019 (+13) evidenzia in realtà uno scarso livello di fiducia degli operatori, complice l’incognita legata agli effetti dell’elevata inflazione sui consumi delle famiglie. Le previsioni sugli ordini si confermano infine in area negativa (saldo pari a -7).

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