Dopo Atalanta, anche il fondo KKR smentisce: nessun interesse per l'acquisizione del club
La notizia di un passaggio di quote di maggioranza della società nerazzurra al colosso statunitense viene respinta
È una giornata convulsa in casa Atalanta: dal pomeriggio di oggi, infatti, si sono fatte sempre più insistenti le voci di un passaggio di proprietà dalla famiglia Percassi al fondo americano KKR. I primi a dare la notizia, che a Bergamo circolava da diversi giorni, sono stati i colleghi di Sky Sport, secondo cui l'affare era praticamente concluso: l'85 per cento del club sarebbe passato in mani statunitensi per 350 milioni.
Anche noi di PrimaBergamo abbiamo rilanciato la notizia, sottolineando però come fonti interne al club, molto accreditate, ci avessero smentito ogni voce al riguardo. Nel frattempo, però, anche altre testate sono "piombate" sulla notizia, compresa la Gazzetta, secondo cui i Percassi starebbero invece chiudendo per la cessione del 55 per cento della società.
Poco fa, però, è arrivata un'ulteriore smentita: attraverso Ansa, un portavoce di KKR ha fatto sapere che il fondo non avrebbe mai preso in considerazione l'acquisto del club bergamasco.
KKR (acronimo di Kohlberg Kravis Roberts) è un colosso della finanza, americana e mondiale. Fondato nel 1976, è quotato alla Borsa statunitense dal 2010 e vanta un patrimonio di circa quattrocento miliardi di euro. Tra i suoi "investimenti" più noti ci sono l'acquisizione della Magneti Marelli, l'acquisizione di oltre il 40 per cento del gruppo editoriale tedesco Axel Springer, importanti quote del social Tik Tok (acquisite per 2 miliardi di dollari e ora valutate oltre 180 miliardi). Recentemente, KKR si diceva che volesse acquisire il cento per cento di Tim.
Ovviamente, in mezzo a questo tam-tam di voci e smentite è difficile avere un quadro chiaro della situazione. Per ora, dunque, bisogna attenersi ai fatti. Come sottolineato, fonti interne al club nerazzurro ci hanno sottolineato come i Percassi non abbiano intenzione di cedere la proprietà della squadra. Anzi, il loro obiettivo è quello di continuare il percorso di crescita avviato in questi anni, rendendo l'Atalanta ancora più forte. Che questo significhi, eventualmente, un accordo per il passaggio di alcune quote di minoranza del club a un fondo o a dei privati non è da escludere.