Voci e smentite

Un fondo americano ha puntato l'Atalanta? I Percassi non vogliono vendere

La notizia sta circolando di chat in chat, con tanto di cifre (pazzesche). Ma dalla società non arriva alcun tipo di riscontro, anzi...

Un fondo americano ha puntato l'Atalanta? I Percassi non vogliono vendere
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di Fabio Gennari

Voci, cifre, conferme, nomi e date. Passate, vicine ma anche lontane. Nelle ultime ore si sono intensificate le voci secondo le quali il pacchetto di maggioranza dell'Atalanta sarebbe ormai prossimo a passare sotto il controllo di un fondo americano per una cifra molto importante. Se ne parla da qualche mese ma gli ultimi messaggi circolati ieri (15 febbraio) in tardissima serata parlavano addirittura di 350 milioni di euro per il 70% del pacchetto azionario della Dea che potrebbe finire molto presto sotto il mantello del fondo KKR, colosso a stelle e strisce che controlla qualcosa come 400 miliardi di euro di asset.

Fin qui le indiscrezioni che, amplificate dalle chat WhatsApp e dalle continue condivisioni di telefono in telefono, hanno assunto ben presto dimensioni ragguardevoli facendo sobbalzare un po' tutti sulla sedia. Questi messaggi, tuttavia, non è ben chiaro da chi arrivino, quale sia la fonte e soprattutto come sia possibile essere già arrivati alle firme (per qualcuno apposte lunedì 14 febbraio, per altri da concludere venerdì 18 febbraio) senza che nessuno dei media specializzati in operazioni finanziarie, nazionali e internazionali, abbia mai riportato nemmeno una riga di un accordo di tale portata.

Ciò che abbiamo potuto rilevare, invece, sono le smentite. Chiaramente in queste situazioni è assolutamente logico che, se anche ci fosse mai un briciolo di concretezza sulla questione, si faccia di tutto per tenere il profilo basso senza alimentare il chiacchiericcio. Quindi, smentire a prescindere fa parte del gioco. Tuttavia, alcune risposte sono arrivate e vanno tutte nella stessa direzione: i Percassi non hanno nessuna intenzione di vendere l'Atalanta, l'obiettivo dell'attuale proprietà è anzi quella di continuare a lavorare per cercare di renderla ancora più forte.

Se la questione avrà degli sviluppi, magari con mantenimento dell'attuale struttura societaria, o se si tratta solo di voci infondate potremo scoprirlo con il tempo. Di certo le cifre di cui si parla sono mostruose (i Percassi nel 2010 pagarono la società 14 milioni di euro), ma c'è una domanda che sorge spontanea: se un fondo ha l'obiettivo di investire in una società di calcio per guadagnarci, mette 350 milioni di euro per il 70% dell'Atalanta che certo ha meno appeal, storia internazionale e milioni di tifosi nel mondo rispetto ad altri club? Che possibilità può avere di ottenere un guadagno nel medio periodo considerando che solo per terminare lo stadio, ad esempio, servono altri 40 milioni di euro?

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