Fra benzina e bollette, il 2023 dei bergamaschi è iniziato all'insegna dei rincari
Crescono i prezzi dei carburanti, restano a livelli altissimi le bollette dell'elettricità e del gas. Solo sui pedaggi autostradali ci salviamo
di Andrea Rossetti
Se il 2022 è stato l’anno dell’inflazione record, dei rincari e delle “stangate” sui conti delle famiglie, il 2023 inizia sotto lo stesso (fosco) cielo. Questi primi giorni del nuovo anno, infatti, sono stati segnati da una sequela di nuove, pessime notizie per i nostri portafogli.
Gli aumenti sul pieno
La prima mazzata è arrivata in seguito alla decisione del Governo di non confermare i tagli delle accise su benzina, gasolio e Gpl che erano stati varati dal precedente esecutivo. Risultato: nel giro di poche ore, i prezzi ai distributori sono saliti dai 3 ai 15 centesimi circa, Iva esclusa.
E così, limitandoci alla situazione di Bergamo città in modalità fai-da-te, il prezzo al litro della benzina - che a fine 2022 s’era attestato sotto 1,6 euro - è oggi superiore a 1,73 euro, con picchi anche sopra a 1,8 euro (il distributore più vantaggioso risulta essere, al 4 gennaio, l’Esso di via Broseta 55).
Peggio va se si parla di diesel: da poco più di 1,6 euro al litro, oggi siamo tra 1,78 e 1,9 euro al litro (anche in questo caso, il distributore più vantaggioso è l’Esso di via Broseta 55). È salito, infine, pure il prezzo del Gpl, che in città non si trova a meno di 0,769 euro al litro (Esso in via Grumello 30).
Autostrade, sospiro di sollievo
Restando in tema mobilità, facevano paura anche gli annunciati rincari dei pedaggi autostradali. Fortunatamente, almeno per i pendolari bergamaschi, qui le cose sono andate (...)