Annus horribilis

Gli hotel (anche di prestigio) e i centri commerciali finiti all’asta in provincia

Tra gli immobili più noti il “Moderno” di Lovere, porzione del “Milano” di Castione, il “matitone” di Foppolo e il Val Seriana Center di Albino

Gli hotel (anche di prestigio) e i centri commerciali finiti all’asta in provincia
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Sono tanti gli immobili che finiscono all’asta nella Bergamasca. E per molte svendite, alla fine, neppure arrivano offerte. Nel 2020, come raccontato oggi dal Corriere della Sera Bergamo appoggiandosi al report curato da Reviva, che si occupa di invertire il trend delle aste immobiliari andate deserte, Bergamo è al quinto posto in Italia con 2.737 lotti, appena 122 lotti dietro Milano. Prima Roma con 4.472 lotti.

I pezzi grossi

C’è un immobile decisamente invadente e caro che guida la classifica bergamasca per valore, sul sito del Tribunale di Bergamo, con un’offerta minima di oltre 5 milioni di euro: il Val Seriana Center di Albino, sogno commerciale fallito. Verrà riproposto in asta il 23 febbraio. Poi un porzione dell’hotel Milano di Castione della Presolana e il Moderno di Lovere, l’hotel più antico del centro lacustre di proprietà della famiglia Conti da 4 generazioni, con valori di perizia che sfiorano i 4 milioni di euro. In Val Brembana ancora Foppolo fa parlare di sé, e non in positivo: del «matitone», costruito dalla famiglia Cefis, sono all’asta due comparti commerciali: il ristorante Sant’Ambroeus, e l’hotel Adler con una valutazione di perizia di oltre 2 milioni di euro. All’sta anche l’Hotel Sponda di Valleve.

Crisi di lungo corso e Covid

In alcune aree il comparto alberghiero già era in sofferenza. La pandemia ha accelerato i tempi. Oltre al turismo puro, è venuto meno quello congressuale, molto importante in particolare per l’hotel Milano di Castione. La proprietà – famiglia Iannotta - ha investito molto per la ristrutturazione e ora, con un mutuo ventennale e un calo drastico degli affari, non riesce più a onorare le rate del mutuo. Sono quindi in vendita le parti ipotecate, cioè il bar, il ristorante, le cucine, il centro benessere e 20 camere (sulla sessantina complessiva della struttura). La continuità aziendale e alberghiera continuerà comunque ad essere garantita.

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