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Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti inaugura la Campionaria

È l’ultima manifestazione del 2021 organizzata da Promoberg alla Fiera di Bergamo: «Esempio importante di ripartenza e rinascita per le imprese»

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti inaugura la Campionaria

Il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha inaugurato ieri pomeriggio la 42esima edizione della Fiera Campionaria di Bergamo, fino al 1° novembre al Polo fieristico di via Lunga. «Sono contento di essere a questa bellissima fiera, esempio importante di una ripartenza e rinascita necessaria per le imprese, piccole e grandi – dichiara Giorgetti -. Non a caso tutto questo accade a Bergamo, città che più di altre ha pagato un tributo altissimo a causa della pandemia. Ognuno faccia la sua parte: trovo che sia una bella idea lasciare le porte aperte a tutti per favorire la partecipazione. Da parte nostra ci impegniamo, tra le altre iniziative, a emanare norme semplificative che permettano alle aziende di accedere più facilmente al credito d’imposta».

Numerose le autorità presenti alla Fiera di Bergamo per l’inaugurazione, a cominciare da Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia. “La Fiera Campionaria di Bergamo – dichiara Fontana – giunge alla sua 42esima edizione: un numero che testimonia il successo e la storia di una manifestazione nata per raccontare i territori attraverso le imprese e le persone, i suoi prodotti e le eccellenze. Il valore del sistema fieristico è fondamentale per le politiche industriali anche in ragione delle importanti ricadute per i territori in cui gli eventi si svolgono. A sostegno di questo settore – duramente colpito durante lo stop forzato dovuto alla pandemia – Regione Lombardia ha stanziato, lo scorso luglio, 12 milioni di euro di cui 3 milioni già assegnati per compensare le perdite subite e la seconda tranche da assegnare nel mese di novembre a fronte di progetti di rilancio dei quartieri fieristici. Guardando al futuro del comparto è necessario incrementare la capacità digitale e favorire la costruzione di un legame forte tra l’evento fieristico e il suo territorio. Affinché le Fiere siano competitive è essenziale che i territori siano competitivi e attrattivi per tutto il mondo».

«È molto incoraggiante vedere che l’ultimo episodio della difficile sequenza di eventi che ha coinvolto i locali della Fiera di Bergamo negli ultimi due anni sia una manifestazione fieristica di questa dimensione – ha commentato invece Giorgio Gori, sindaco di Bergamo – Mi sembra di cogliere un clima molto positivo intorno a questa manifestazione, e sento che Bergamo è uscita dalla vicenda pandemica, che ha colpito questo territorio più di altri, con più forza di altri. E ora l’operosità bergamasca, che è rimasta sospesa per qualche mese, si sta esprimendo con molta positiva energia. Abbiamo una responsabilità, arriveranno tante risorse sui territori, il nostro compito è saperle spendere in modo adeguato. E poi davanti a noi c’è anche l’orizzonte di Bergamo-Brescia capitali della cultura 2023 che è fortemente motivante, perché vuol dire far convergere le energie di tutti i corpi sociali verso un obiettivo e una visione comuni».