Il supercomputer dell'aeroporto di Orio, che intanto investe anche sulle infrastrutture
È una tecnologia che, con l’intelligenza artificiale, consente di prendere decisioni su servizi e sicurezza. Investimenti su check-in e un grande parcheggio

di Wainer Preda
L’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio ha a disposizione un supercomputer dotato di intelligenza artificiale in supporto alle decisioni strategiche da prendere per lo scalo bergamasco. Si tratta di una macchina Hpc (high performance computing) di calcolo a elevatissime prestazioni.
A rivelarlo è stato il direttore dei Sistemi informativi dell’aerostazione, Ettore Pizzaballa. Nel suo intervento durante l’Airport Day del 5 febbraio, il manager ha spiegato che questa super macchina apprende con la “computer vision”, ovvero attraverso le centinaia di telecamere montate in ogni dove nell’aeroporto e fuori.
Con quegli occhi elettronici, immagazzina e analizza le immagini, trasformandole in dati che poi mette a disposizione di chi deve prendere decisioni. Una sorta di super consulente digitale che aiuta nelle scelte nell’ambito dei servizi e della sicurezza.
Un percorso iniziato 7 anni fa
I primi test sono cominciati nel 2018. Avevano l’obbiettivo di osservare i movimenti dei mezzi di terra e degli aeroplani sul piazzale, per ottimizzarne gli spostamenti ed evitare che i velivoli consumassero troppo carburante in attese, stazionamenti e parcheggi.
Due anni dopo, nel 2020, con la pandemia, l’intelligenza artificiale è stata determinante per eseguire le direttive antivirus delle autorità aeroportuali su distanziamenti, percorsi e numero di passeggeri.
Oggi, invece, l’intelligenza artificiale è praticamente parte integrante di tutti i processi decisionali che riguardano l’aeroporto. Tanto che (...)
Se questo super computer analizzasse soprattutto l'aria di sicuro l'aeroporto verrebbe chiuso , altro che parcheggi intorno....