La manifestazione "Forme" è in bilico, quest'anno niente formaggio a Bergamo?
Dopo dieci anni e nove edizioni la manifestazione rischia di fermarsi un giro. La preoccupazione delle istituzioni che hanno investito sull’evento

di Wainer Preda
Sarebbe davvero un peccato. Per il territorio bergamasco e le sue prospettive economiche, se la manifestazione “Forme” - l’ormai tradizionale rassegna culturale dedicata al formaggio in tutte le sue mille sfaccettature - quest’anno stesse ferma un giro dopo il successo, enorme, dell’ultimo decennio.
L’edizione 2024 si era tenuta da venerdì a domenica 20 ottobre. Con un palinsesto ricchissimo di appuntamenti in Città Alta e non solo. Per citarne alcuni, ben 29 Cheese Labs, masterclass dedicate al formaggio tenute da pluripremiati professionisti del settore. Proposte gastronomiche e abbinamenti poco conosciuti al grande pubblico. E poi una miriade di simposi e convegni, degustazioni e curiosità dal mondo caseario.
Insomma, una vetrina eccezionale per il settore, specie per le prelibatezze bergamasche, che ha coinvolto celebri ristoranti di Bergamo Alta e bassa.

L’edizione 2024, la nona, aveva visto la partecipazione di 45 mila persone, appassionati e palati fini. Ma soprattutto aveva dato il suggello al nostro settore caseario, proiettando al contempo Bergamo e il suo territorio nell’Olimpo della gastronomia nazionale e internazionale.
“Forme” è nata nel 2015 in occasione di Expo, da un’idea di Alberto Gottardi e di Francesco Maroni. Il primo appassionato di cultura, del retaggio della tradizioni casearie e dei luoghi da cui provengono i formaggi. Il secondo imprenditore e produttore della Valbrembana.
Insieme hanno dato vita a un movimento scientifico-culturale a servizio del mondo caseario, che ha il suo clou soprattutto con la manifestazione annuale e, sul versante economico, con la fiera biennale del formaggio B2Cheese in via Lunga. Per entrambi i fondatori, l’obiettivo era (...)