Bilancio di fine anno

L'aeroporto scommette sul futuro. E lo fa investendo 67 milioni e realizzando un hotel

Il presidente e il direttore generale di Sacbo hanno raccontando l'anno che sta per chiudersi e annunciato i passi per il futuro. La perdita degli ultimi dodici mesi ammonta a 25 milioni, ma «siamo una società patrimonialmente solida»

L'aeroporto scommette sul futuro. E lo fa investendo 67 milioni e realizzando un hotel
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Si è svolta stamattina, mercoledì 16 dicembre, ovviamente in connessione virtuale, la consueta conferenza stampa di fine anno della Sacbo, la società gestrice dell'aeroporto di Orio al Serio. In collegamento da una vuota sala meeting, il presidente Giovanni Sanga e il direttore generale Emilio Bellingardi hanno fatto, davanti ai giornalisti, un bilancio di questo pessimo 2020.

«È stato un anno durissimo - ha commentato Sanga -, ma abbiamo tenuto. Ci siamo messi al servizio della comunità e, nonostante tutte le difficoltà, guardiamo al prossimo anno con ottimismo. Secondo tutti gli esperti, il 2021 sarà l'anno della ripresa e noi siamo pronti». «Le strade erano due - ha proseguito Bellingardi -: decidere che la bellissima storia finora scritta da questa società è giunta al capolinea, oppure ripartire, avere coraggio e scommettere sul futuro. È questa seconda opzione che abbiamo scelto».

Il presidente di Sacbo, Giovanni Sanga

I vertici di Sacbo hanno infatti annunciato che, nonostante le difficoltà, per il 2021 sono stati confermati tutti gli investimenti in programma e, proprio a tal fine, sono stati messi a budget ben 67 milioni di euro. Tra le nuove opere, una novità: la realizzazione di un albergo da duecento stanze, con una superficie di diecimila metri quadrati. «Sarà un hotel a quattro stelle, la cui realizzazione sarà interamente a nostro carico per un investimento di circa venti milioni e che porteremo a termini in partnership con un brand internazionale», ha spiegato Sanga. La struttura sorgerà in un terreno di proprietà di Sacbo posto al confine con Bergamo e dovrebbe essere pronto già nel 2022. «Tutti gli scali, ormai, hanno un hotel - ha detto Bellingardi -. Non potevamo essere da meno. È un investimento importante, soprattutto per la clientela business».

Restano però gli strascichi di questo 2020, che vengono innanzitutto raccontati dalla perdita di ben 25 milioni di euro. Eppure ci sono anche numeri positivi da raccontare, come il più 7 per cento di traffico passeggeri riscontrato nei mesi di gennaio e febbraio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, oppure il fatto che nei soli luglio e agosto le compagnie aeree sono riuscite a raggiungere il cinquanta per cento dei risultati del 2019. Insomma, se non ci fosse stata la pandemia il Caravaggio avrebbe probabilmente vissuto l'ennesimo anno consecutivo di crescita.

È proprio sulla base di questa certezza che Sanga e Bellingardi hanno deciso, insieme a tutto il Cda, di continuare sulla strada che era stata segnata gli anni scorsi, ovvero di costante implementazione dei servizi e delle strutture. «Churchill diceva che è sempre difficile fare previsioni, soprattutto quando si parla di futuro - ha scherzato Bellingardi -. Ma, come ha detto il presidente, siamo ottimisti». E proprio Sanga ha concluso: «Sacbo è una società patrimonialmente solida. Non abbiamo timori. Circa la liquidità, confidiamo nel supporto del Governo a tutto il settore aeroportuale nazionale. In ogni caso, siamo convinti che il 2021 sarà l'anno della ripartenza».

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