L'importanza della Certificazione Unica, molto più di un semplice documento fiscale
È un’attestazione che certifica in modo completo, dettagliato e integrato i compensi di una persona, semplificando la dichiarazione dei redditi

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, con il provvedimento n. 9454 del 15 gennaio 2025, il modello della Certificazione Unica 2025 relativa all’anno 2024, con le relative istruzioni. Sono state introdotte importanti novità volte a migliorare le condizioni lavorative e fiscali di alcuni settori e di cui devono tenere conto i sostituti d’imposta al momento della redazione del modello.
A partire dall’anno d’imposta 2024, infatti, i soggetti che applicano il regime forfettario non sono più tenuti a ricevere la Certificazione Unica dai propri committenti, poiché, grazie alla fatturazione elettronica, l’Agenzia delle Entrate ha tutti i dati utili per predisporre la dichiarazione dei redditi precompilata per i forfettari.
Il sistema delle certificazioni uniche è uno strumento che unifica e semplifica diversi adempimenti fiscali e contributivi ed è divenuto obbligatorio per tutte le imprese che operano nel nostro Paese. L’adempimento delle certificazioni uniche non solo è un obbligo di legge, ma garantisce anche la trasparenza delle operazioni tra datori di lavoro e dipendenti, assicurando il corretto versamento delle imposte e dei contributi previdenziali.
La Certificazione Unica (CU) è un documento che ogni datore di lavoro deve rilasciare annualmente ai propri dipendenti e collaboratori. Essa riporta una serie di informazioni relative ai redditi percepiti dal lavoratore nell’anno precedente, comprese le ritenute fiscali operate, i contributi previdenziali e assistenziali versati, nonché eventuali indennità o bonus percepiti. La CU è quindi il documento che certifica in modo completo, dettagliato e integrato i compensi ricevuti da un lavoratore, semplificando il processo di dichiarazione dei redditi.
L’obbligo di emissione della Certificazione Unica è stabilito dalla normativa fiscale italiana e interessa tutti i soggetti che, in qualità di sostituti d’imposta, erogano reddito da lavoro dipendente o assimilato. Per tale ragione, la stessa deve essere rilasciata sia per i lavoratori dipendenti - la quale attesta i compensi da lavoro dipendente, comprese le indennità, le retribuzioni, i compensi straordinari e le trattenute fiscali -, sia per i collaboratori e lavoratori autonomi, ivi inclusi i collaboratori occasionali o autonomi, che ricevono compensi occasionali o prestazioni professionali senza partita Iva. La Certificazione Unica è fondamentale per regolarizzare la posizione fiscale.
Per i soggetti pensionati, invece, se il reddito è costituito da pensioni, la CU deve essere emessa dall’ente previdenziale Inps.
Il termine per l’invio della Certificazione Unica attestante i redditi dell’anno precedente è fissato nel marzo dell’anno successivo. Al riguardo, per i redditi percepiti nel 2024, il datore di lavoro dovrà rilasciare la CU entro il 17 marzo di quest’anno. La certificazione deve essere trasmessa anche all’Agenzia delle Entrate attraverso il Sistema di Interscambio (SDI), che gestisce la comunicazione telematica dei documenti fiscali. Il datore di lavoro, anche per il tramite di un intermediario abilitato, ha quindi il compito di inviare la CU tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate. Il lavoratore, invece, riceve una copia digitale della certificazione, il quale potrà utilizzarla per la dichiarazione dei redditi, il cosiddetto modello 730.
La Certificazione Unica ha assunto un ruolo fondamentale nel panorama degli adempimenti previsti in capo ai datori di lavoro, anche sostituti d’imposta: essa, infatti, costituisce la base su cui il lavoratore può fare riferimento per la compilazione del proprio modello 730 poiché, grazie a essa, il lavoratore ha già un riepilogo completo delle somme che ha percepito e delle imposte che sono state trattenute, riducendo notevolmente la complessità della dichiarazione fiscale. Inoltre, la CU è un documento utile anche per i lavoratori che intendono richiedere prestiti o mutui, in quanto fornisce un quadro preciso e puntuale dei propri redditi. L’adempimento delle certificazioni uniche, pertanto, è un obbligo cruciale per tutte le imprese e i datori di lavoro che desiderano rispettare le normative fiscali italiane. L’emissione corretta e tempestiva della CU non solo garantisce la regolarità fiscale, ma semplifica anche la vita lavorativa dei dipendenti, assicurando trasparenza e correttezza nei rapporti tra lavoratori e datori di lavoro.
Le aziende devono quindi prestare attenzione alle scadenze e alle modalità di trasmissione, evitando sanzioni e problemi fiscali, e contribuendo alla buona gestione dei processi amministrativi e fiscali.