l'incidente

Operaio travolto da un'auto pirata a Calcio, la Cgil: «Serve una viabilità per chi lavora nella logistica»

Nella Bassa c'è il boom dei centri logistici. Ma salari bassi e spostamenti in bici su strade trafficate espongono i lavoratori a rischi

Operaio travolto da un'auto pirata a Calcio, la Cgil: «Serve una viabilità per chi lavora nella logistica»
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Il caso del giovane pachistano travolto a Calcio da un’auto pirata mentre percorreva in bicicletta la strada provinciale 102 porta nuovamente alla ribalta il tema della crescita dei poli logistici nella Bassa Bergamasca e la creazione di una viabilità a misura di chi lavora in queste strutture.

A sollevare il dibattito è Marco Sala, segretario generale della Filt-Cgil di Bergamo: «Bene gli investimenti, bene la creazione di posti di lavoro, ma torniamo a ripetere che il boom dei poli logistici deve andare di pari passo a una crescita di tutele e degli stipendi per i lavoratori. Questo può avvenire anche cominciando a tutelare i percorsi casa-lavoro».

Il ventiquattrenne pachistano coinvolto nell’incidete, operaio interinale per Italtrans, aveva terminato il turno di lavoro e stava tornando a casa quando è stato investito da un automobilista, che è fuggito senza prestare soccorso. «Il comparto della logistica in pianura è in pieno sviluppo e trasformerà il volto di questa porzione di territorio – aggiunge Sala -. A causa dei bassi stipendi l’occupazione è spesso lasciata a cittadini stranieri che, proprio per i magri guadagni, non dispongono di una propria automobile con cui recarsi al lavoro».

La necessità di spostarsi in bicicletta nel tragitto casa-lavoro, a tarda sera o prima dell’alba, lungo strade trafficate da mezzi pesanti e sulle quali i veicoli viaggiano a velocità sostenute, aumenta per questi lavoratori la possibilità di essere coinvolti in incidenti. Nella Bassa Bergamasca, oltre ad Amazon, si contano i poli di Italtrans a Calcio, Covo e Calcinate, di Kamila a Brignano e di Bracchi a Fara, ma anche il centro di distribuzione Md a Cortenuova, Vgp Group a Calcio e il polo logistico Finiper a Casirate. E la lista potrebbe continuare ancora.

«Gli enti locali che prendono in considerazione le autorizzazioni da rilasciare ai nuovi insediamenti devono cominciare a immaginare, nell’imposizione degli oneri di urbanizzazione, opere che non siano solo funzionali alle aziende, come le mille rotonde utili ai camion che circolano in zona – conclude il segretario generale -. Si realizzino anche percorsi sicuri, piste ciclabili interconnesse e funzionali. Si deve permettere ai lavoratori di raggiungere in sicurezza queste enormi cattedrali nel deserto, e poter tornare a casa a fine turno senza rischiare la vita. Nel frattempo, proseguiremo da parte nostra a spingere per un aumento degli stipendi e un miglioramento delle condizioni di lavoro dentro i capannoni e sui camion».

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