fase 2

Come si sta preparando Oriocenter alla riapertura? Termosensori e cinema drive-in

Come si sta preparando Oriocenter alla riapertura? Termosensori e cinema drive-in
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I centri commerciali ovviamente sono chiusi, e ci mancherebbe. Viene da chiedersi quando e se torneremo a viverli come prima dell'emergenza, quando ci eravamo abituati a considerare luoghi come Oriocenter delle vere e proprie alternative ai centri città. Luoghi di assembramento per natura, è inevitabile che siano tra quelli che più di tutti potrebbero risentire del radicale mutamento che subiranno le nostre vite innanzitutto nell'imminente "fase 2", e forse - è ancora presto per dirlo - anche quando il virus se ne sarà andato del tutto, che sia tra sei mesi o che sia tra due anni. In ogni caso, come per il resto del Paese, in qualche modo si dovrà ripartire.

A Oriocenter, dopo che le (remote) possibilità di riaprire i battenti già il 4 maggio sono state definitivamente sopite dalle più recenti decisioni di Palazzo Chigi, lo scenario più ottimistico - dal punto dei vista dei centri commerciali - fissa come data di apertura il 18 maggio. Non si sa ancora se sarà così, dipende molto da come andranno i prossimi giorni, ma stando all'ultima versione del decreto non sembrerebbero esserci ostacoli all'apertura dei centri commerciali nel momento in cui dovesse essere confermato il via libera all'apertura dei negozi al dettaglio - fissata appunto al 18 maggio - senza specificazioni ulteriori. La verità è che a Palazzo Chigi, per ora, non sono stati fatti ragionamenti specifici per queste realtà, dalle dinamiche inevitabilmente diverse rispetto a città e paesi. Quindi a Oriocenter non resta che prepararsi alla riapertura, che oggi resta fissata al 18 maggio per i negozi e all'1 giugno per bar e ristoranti.

Ne ha parlato il direttore di Oriocenter, Ruggero Pizzagalli: «A noi nessuno ha comunicato nulla di ufficiale». Vale sia per Oriocenter, sia per il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali, che nelle scorse settimane ha elaborato delle linee guida per l'apertura in sicurezza di mall e outlet. «Credo che nelle prime settimane della fase 2 nessuno verrà qui per passeggiare tra le vetrine - ha poi spiegato Ruggero Pizzagalli -. Piuttosto, penso che la clientela sarà orientata agli acquisti mirati. Prima del Coronavirus si rimaneva a Oriocenter in media due ore e mezzo. Non credo possa essere così per ora».

E mentre su L'Eco di Bergamo si legge di rumors da dietro le quinte della Regione che vedrebbero un orientamento favorevole del Pirellone alla riapertura di Oriocenter, Pizzagalli delinea i primi punti degli interventi necessari alla riapertura: continue e massicce sanificazioni, presenza di un presidio fisso sanitario e determinazione di percorsi precisi che riguarderanno i negozi con superfici rilevanti. Ingressi tutti aperti, ma controllati: «Stiamo lavorando sulla collocazione di telecamere con termosensori per rilevare la temperatura mentre si accede al centro attraverso i tappeti mobili, per poter controllare i clienti senza che si verifichino assembramenti». Previsti poi segnali per mantenere le distanze anche in attesa per l'area cibo quando sarà il momento della riapertura anche di bar e ristoranti e dispenser di gel igienizzanti all'ingresso dei negozi. E il cinema? «Il cinema difficilmente riaprirà a breve. Ma stiamo lavorando con Uci per un bel drive-in nel parcheggio esterno con proiezione dei film sulla facciata di Oriocenter». Di necessità si fa virtù.

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