una sentenza attesa

Interessi sui buoni fruttiferi postali: a febbraio la Corte di Cassazione decide

Secondo Federconsumatori Bergamo, di fatto Poste Italiane avrebbe costretto i risparmiatori a ricorrere ai tribunali ordinari per essere pagati

Interessi sui buoni fruttiferi postali: a febbraio la Corte di Cassazione decide
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Dopo un ricorso presentato da un risparmiatore, il 4 febbraio 2022 la prima sezione civile della Corte di Cassazione si riunirà in camera di consiglio per pronunciarsi riguardo un contenzioso che migliaia di italiani hanno con Poste Italiane. Lo ha annunciato Federconsumatori Bergamo, ricordando l’impegno con cui l’associazione ha lavorato affinché «ai risparmiatori titolari di buoni fruttiferi postali della serie Q/P venissero riconosciuti i rendimenti così come garantiti in sede di emissione».

Ad aprile dell’anno scorso l’Arbitro Bancario Finanziario aveva già stabilito che la domanda del risparmiatore volta a ottenere il rendimento della tabella posta sul retro del buono, limitatamente al periodo dal 21esimo al 30esimo anno, meritava di essere accolta.

«Nonostante tale provvedimento - aggiunge Federconsumatori - Poste Italiane decideva di non dare adempimento alle decisioni rese dall’organo istituito dalla Banca d’Italia. Allo stesso tempo continuava ad adempiere, pagando spontaneamente, le somme cui era stata condannata da parte dei tribunali e delle corti di appello».

Poste, per l’associazione a tutela dei consumatori, avrebbe di fatto costretto i risparmiatori a ricorrere ai tribunali ordinari, con conseguenti maggiori costi, prolungamento dei tempi e sovraccarico delle aule di giustizia. «Non ci resta altro che attendere la sentenza della Corte di Cassazione - conclude - nella convinzione che la giustizia farà il suo corso».

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