Tanti (forse troppi) sconti

Bergamo, saldi in partenza il 5 gennaio. Ma prima ci sono i Boxing Days

La novità arriva dal mondo anglosassone e porta con sé ribassi dal 26 dicembre. Ma Confesercenti: «Danni a commercianti e consumatori»

Bergamo, saldi in partenza il 5 gennaio. Ma prima ci sono i Boxing Days
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Le carte dei regali sono ancora sotto l'albero e i portafogli piangono per le spese natalizie, ma all'acquisto non c'è tregua e, mentre il 2022 con il suo recente Black-Friday viene lasciato alle spalle, l'inizio del 2023 sarà all'insegna dei nuovi saldi, quelli invernali, che in Lombardia partiranno dal 5 gennaio.

La novità dei Boxing Days

E se la bufera di promozioni può sembrare un bene per i consumatori tutti impegnati a scovare ciascuno il proprio cristallo di ghiaccio sottocosto, Fismo, la Federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti, avverte: «L’evento rischia di essere ‘diluito’ dalla valanga di pre-saldi e promozioni iniziate già a Santo Stefano: si è importata, infatti, addirittura la tradizione dei Boxing Days, il periodo di sconti, celebrato nel Regno Unito e in altri paesi del Commonwealth, che inizia proprio il 26 dicembre». 

Danneggiati i commercianti

Il problema non sta in sé nell'aver importato dei periodi di promozioni da altri Paesi, ma nel fatto che le novità si affastellano alle tradizioni e, alla fine, il rischio è quello di perdere la bussola in un mondo fatto di continui sconti, che però non tutti possono sostenere.

Non è una novità infatti se, a essere danneggiati, non sono certo le grandi catene e distribuzioni, che possono permettersi più facilmente la spinta al ribasso, ma i negozi di vicinato e i commercianti di paese. Lo spiega Benny Campobasso, presidente di Fismo Confesercenti: «I Boxing Days hanno fortemente diminuito, nel corso degli ultimi anni, l’effetto richiamo dei saldi sui consumatori. La pratica penalizza le attività meno strutturate che non possono competere contro campagne promozionali così aggressive».

Problemi per il consumatore

In un contesto simile, anche i consumatori rischiano di lasciarsi travolgere dalla valanga di offerte. La presidente: «La spinta del marketing verso pre-saldi, vendite private e promozioni speciali, a nostro avviso, disorienta e riduce le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione».

I due eventi hanno invece caratteristiche molto diverse, perché i saldi, a differenza degli altri nuovi tipi di promozioni, si applicano solo a prodotti che abbiano una stagionalità, come abbigliamento e accessori moda, seguendo una disciplina giuridica complessa che va dalla comunicazione preventiva dell’inizio delle vendite di fine stagione all’obbligo del doppio prezzo in cartellino.

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