Spostamento dello scalo merci, i gestori alle istituzioni: «Necessario mantenere il servizio»
La Regione ha convocato un tavolo per risolvere il problema il prossimo 29 novembre. La risposta di Rfi la prossima settimana
I lavori per la nuova stazione e il polo intermodale dovrebbero iniziare nel 2024 e terminare, per non perdere i fondi del Pnrr, entro il 2026. Ci sarebbe poi anche il nuovo scalo merci, la cui realizzazione è stata ipotizzata nelle ex Acciaierie di Cortenuova, ma il cui progetto è ancora nella fase embrionale. Nel frattempo, c’è la questione del vecchio scalo che però, stando alle ultime informazioni riportate da L’Eco di Bergamo, rischia di non avere da Rfi la proroga ottenuta invece negli ultimi cinque anni.
Dal 31 dicembre, quind,i le due aziende che vi operano, Cisaf e Lotrafer, rischiano di doversi trasferire altrove per svolgere le loro attività, con tutte le possibili conseguenze logistiche ed economiche. Andrea Callioni, amministratore delegato di Cisaf, dopo aver atteso invano la proroga in autunno ha scritto alle istituzioni locali, spiegando che «affinché l’interesse economico e commerciale delle imprese del nostro territorio nell’utilizzo delle aree di Cortenuova resti vivo, ritengo essenziale che venga mantenuta la continuità del servizio di trasporto ferroviario di merci attualmente esistente».
Un appello fatto anche da Roberto Todisco di Lotrafer, il quale ha fatto presente che, pur essendoci delle potenzialità nel territorio di Bergamo, «i gruppi industriali utilizzano altri scali ferroviari. E questo è quantomeno un’opportunità sprecata. La politica deve dare risposte».
La prima reazione è stata quella di Andrea Tremaglia, deputato di Fratelli d’Italia, il quale ha dichiarato che terrà monitorata la situazione in Commissione Trasporti, cercando al tempo stesso di trovare soluzioni alternative alla chiusura. Il Comune di Bergamo, tramite l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini, ha invece detto che auspica una prosecuzione dei progetti finanziati dal Pnrr e, in contemporanea, una possibile soluzione al problema della mancata proroga del vecchio scalo.
La Provincia, dal canto suo, avrebbe avuto notizia della lettera quindici giorni fa e il presidente Pasquale Gandolfi ha detto che si sta ragionando per fare in modo di tutelare le aziende. La Regione, tramite l’assessore alle Infrastrutture e trasporti Claudia Maria Terzi, ha richiamato l’attenzione di Provincia, Comune e Rfi sul problema, spiegando che è fondamentale trovare un’alternativa, anche per il futuro progetto di Porta Sud.
Proprio a questo scopo, il Pirellone ha convocato per il prossimo 29 novembre i vari enti coinvolti per un incontro. La Lombardia chiederà un’ulteriore proroga a Rfi e di trovare un’alternativa allo scalo merci, rimanendo sul territorio bergamasco. La risposta adesso spetta a Rfi, che ha in programma una conferenza stampa per settimana prossima.