Stato di agitazione nelle Rsa di Seriate, Dalmine, Cividate, Gorlago, Brembate Sopra e Predore
I sindacati bergamaschi puntano il dito contro la gestione affidata alla Società Cooperativa Sociale Universiis di Udine. In programma un incontro col prefetto

Riduzione delle ore lavorative, che si traducono in una minore assistenza e cura degli ospiti delle Rsa affidati alle loro cure, senza rivedere i piani e i carichi di lavoro del personale interessato alla riduzione, quindi con meno personale in servizio presente sui turni.
Le sei strutture coinvolte
Sono queste le motivazioni che hanno spinto le organizzazioni sindacali bergamasche di Cisl Fp, Fisascat Cisl, Fp Cgil e Uil Fpl a indire uno stato di agitazione provinciale per le Rsa gestite dalla Società Cooperativa Sociale Universiis di Udine. Sono quindi coinvolte le strutture di Cividate al Piano, Seriate, Gorlago, Dalmine, Brembate di Sopra e Predore.
Come spiegano in un comunicato congiunto, i sindacati esprimono preoccupazioni per l’erogazione degli standard assistenziali, «che risultano sicuramente molto inferiori, e per la salute e sicurezza oltre che degli operatori, che si trovano in meno a fare di più, anche delle persone fragili e anziane affidate alle loro cure».
Tentativo di conciliazione dal prefetto
Non solo. Le sigle hanno anche rilevato la mancata applicazione da parte della stessa Cooperativa degli istituti contrattuali previsti sia dal contratto collettivo nazionale che territoriale, poco o nullo il rispetto degli accordi aziendali sottoscritti con loro.
Le lavoratrici e i lavoratori hanno precisato di non voler arrecare alcun disagio agli ospiti delle strutture, ma sono fermi nella richiesta di vedere soluzione ai mancati pagamenti e a una revisione dell’organizzazione interna che consenta di mantenere il benessere e la qualità dei servizi erogati. Domani pomeriggio, martedì 11 febbraio, è previsto un incontro con il prefetto di Bergamo per il tentativo di conciliazione.
Il personale che lavora nelle case di riposo Dovrebbe avere uno stipendio molto maggiore di quello che percepiscono ora. Ecco perché manca personale nelle case di riposo.
Penso che dopo una vita di lavoro e sacrifici i nostri anziani dovrebbero essere più rispettati. Le rsa non dovrebbero essere gestite da coop ma dallo stato. Ma è molto più semplice regalare soldi per tornaconto elettorale.
Condivido le recensioni!!! Aggiungo, sempre più pesanti le rette, e personale sempre più appesantito di lavoro a causa di carenza del personale....
Il problema del carico di lavoro a cui deve fare fronte il personale non penso sia noto a tanti, se non a tutti. Questo problema si ripercuote sui pazienti... senza entrarne nel merito. Non ho le competenze per dire dove sia la soluzione o di chi sia la colpa. Penso che al problema si dia poca importanza per non dire indifferenza, e lo dico a quelli che dovrebbero raccogliere le lamentele del personale che lavora in queste strutture. Poi invece riguardo ai parenti che affidano i loro cari nelle RSA. Di questi ne sento tantissimi a lamentarsi... perché questi parenti non vengono ascoltati.
Queste strutture sono aziende, tu lavoreresti gratis in una azienda?