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Terzo giorno di sciopero alla Oscartielle di Treviolo per il premio di redditività «inadeguato»

Sono 150 i lavoratori in agitazione, perché il livello precedentemente concordato non è più attuale. I sindacati ne chiedono la revisione

Terzo giorno di sciopero alla Oscartielle di Treviolo per il premio di redditività «inadeguato»
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Quello di oggi, venerdì 27 gennaio, è già il terzo sciopero nell'arco di sette giorni per i centocinquanta lavoratori della Oscartielle di Treviolo, azienda tra i primi produttori europei di banchi refrigerati per il settore della refrigerazione commerciale. Il primo giorno di stop è stato lo scorso venerdì, il 20 gennaio, seguito poi da quello di ieri, 26 gennaio.

Premio che rischia di restare solo sulla carta

Causa di questo stato di agitazione, la trattativa sul rinnovo del contratto integrativo, che si è arenata sullo scoglio del salario partecipativo, ovvero il premio di redditività calcolato in base ai risultati economici raggiunti dalla società e che il sindacato Fiom Cgil considera «inadeguato, con parametri praticamente impossibili da raggiungere, e dunque scoraggiante agli occhi dei lavoratori». Aggiunge: «Rischia di restare solo sulla carta perché difficilmente esigibile».

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Riconoscimento non più attuale

Livio Salvioni, di Fim Cisl Bergamo, aggiunge un ulteriore problema, relativo sempre al premio: «Il livello concordato nei passati accordi non ha più alcun rapporto con i risultati che Oscartielle sta registrando negli ultimi anni. L’azienda ha risultati positivi, ma la scala dei riconoscimenti per i lavoratori non è più attuale. Per questo abbiamo chiesto, in mancanza di una revisione concordata sui livelli di riconoscimento dei premi, l’istituzione di un valore minimo, valutando i risultati degli ultimi anni, sotto il quale è impossibile scendere, richiesta ampiamente sostenuta dai lavoratori. Ma al momento, la Direzione Aziendale non intende procedere in tal senso. Oltre al salario, sono in discussione richieste di flessibilità di orario per una migliore conciliazione tempi vita-lavoro».

Le proteste proseguiranno

Gli scioperi di questa settimana nascono dalla battuta d'arresto nel dialogo tra azienda e lavoratori. Paola Guerini della Fiom-Cgil spiega: «L’azienda ha confermato di volere mantenere inalterati gli obiettivi del premio, rifiutando dunque le nostre proposte per trovare una soluzione accettabile per tutti. Difficile comprendere la rigidità dimostrata dalla direzione, soprattutto alla luce degli ottimi fatturati vantati dal gruppo Arneg di cui Oscartielle fa parte. Le proteste dunque proseguiranno».

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