Nodi al pettine

Turbolenze in corso fra Ryanair e l'aeroporto di Orio al Serio, cosa sta succedendo?

Dopo anni Sacbo vorrebbe limare gli incentivi garantiti alla compagnia (che rappresenta l’80 per cento dei voli a Bergamo), che però non ci sta

Turbolenze in corso fra Ryanair e l'aeroporto di Orio al Serio, cosa sta succedendo?
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di Paolo Aresi

C’è chi sussurra che siamo alla resa dei conti, che l’idillio tra l’aeroporto di Bergamo e Ryanair stia per finire. La questione in apparenza è di quelle semplici: Sacbo (la società che gestisce l’aeroporto di Orio) vorrebbe limare gli incentivi garantiti a Ryanair perché utilizzi il nostro scalo (sembra siano circa otto euro a passeggero in partenza), mentre Ryanair vorrebbe una conferma della cifra attuale.

Ma ci sarebbe anche un’altra questione, cioè che Ryanair ha in programma un ulteriore aumento del traffico aereo. L’attuale accordo commerciale scade nel 2028, ma i volumi di traffico concordati con Sacbo sono già stati raggiunti.

Siccome la politica della compagnia irlandese deve forzatamente essere di espansione (altrimenti l’algoritmo salta e i conti non tornano più) i tentennamenti di Orio non risultano graditi. Ma è vero che Sacbo tentenna rispetto a ulteriori incrementi di voli e passeggeri?

Quest’anno arriveremo oltre i diciassette milioni di viaggiatori, un dato che va oltre tutte le previsioni e che la stessa Ryanair riteneva possibile per il 2028. Spingersi verso i venti milioni pare azzardato, sia per lo stress a cui le strutture dell’aeroporto sono sottoposte a ogni livello e sia perché esiste un problema politico: la città di Bergamo si trova a due chilometri in linea d’aria, lo scalo è praticamente in città, cosa bellissima, un servizio utilissimo, ma fino a un certo punto. Altrimenti aspetti come l’inquinamento chimico e acustico prendono il sopravvento sui vantaggi.

La posizione della politica

La nuova amministrazione comunale di Bergamo appare piuttosto incerta sulla posizione da prendere: in campagna elettorale le forze politiche hanno fatto promesse ai cittadini riguardo alla limitazione del rumore e alla cancellazione dei voli notturni.

In giunta con la sindaca Elena Carnevali figura addirittura un’esponente della lista Alleanza Verdi-Sinistra, la più ecologica dell’arco parlamentare, almeno in teoria. Il presidente della Sacbo, Giovanni Sanga, è stato parlamentare del Pd per lunghi anni e, per quanto lo scalo sia strategico per l’economia bergamasca, non può pensare di aumentare voli e passeggeri senza porre paletti.

Nei mesi scorsi è stato approvato il piano di zonizzazione acustica (...)

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Commenti
Lucifero

Esatto,ingrassa pochi e inquina tutti sia coi decibel che con le esalazioni e noi muti, viva il volo a vela

Altino dorino

Genio di Maria Voutsen, e l'economia la ristori con bonifici periodici dal tuo sicuramente ricchissimo conto corrente? Capisco non aumentare, e magari limitare i notturni, ma il tuo geniale progetto qualche danno lo causerebbe, non credi genio?

Fabio

Si spostiamo tutto a Valbrembo con voli a deltaplano così saremo tutti felici. Insomma alla fine si dimostra sempre cos'è la politica locale con un DILETTANTI lasciate i bonus e andate a casa forse ne guadagnamo tutti.

Maurizio

In effetti l'inquinamento acustico nonché dell'aria devono trovare un limite anche a fronte del fattore economico. La salute delle persone e dell'ambiente non sono da trascurare.

maria voutsen

Bisogna portare il traffico aereo al livello di anni '90. Era soltanto un piccolo aeroporto militare

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