Ufficio vertenze Cisl: l'anno scorso assistiti 1.743 lavoratori e recuperati oltre 5 milioni di euro
In media sono stati riconsegnati 2.154 euro ad ogni lavoratore per ciascuna vertenza

L’anno scorso l'ufficio vertenze della Cisl di Bergamo ha assistito 1.743 lavoratori (tra vertenze e procedure fallimentari) recuperando ben 5.242.903 euro e riconsegnando in media 2.154 euro per vertenza ad ogni lavoratore. «La maggioranza delle attività seguite dal nostro ufficio è, come sempre, relativa a recuperare retribuzioni mancate – spiega il responsabile dell'ufficio, Alberto Citerio -. Sono state 918 le pratiche aperte per vertenze individuali, mentre 684 quelle avviate su procedure concorsuali».
Sul totale delle pratiche, i licenziamenti rappresentano ancora quasi il 12% del totale, come nel 2019, mentre il 73% operazioni di recupero crediti. Il terziario rappresenta il settore più interessato dall’attività dell’ufficio con 389 pratiche, ovvero il 42.3% del totale. A seguire i settori metalmeccanico (163 vertenze, pari al 17,8%), dell’edilizia (125 vertenze, 13,6%), dei trasporti (104 vertenze, 11,3%) e, infine, il tessile e chimico con 66 vertenze (7,2%). Sul versante dei fallimenti, quest’anno la fetta più importante è toccata al settore dei grafici e dello spettacolo, con il 33,7% dei lavoratori coinvolti. Seguono il terziario (25%) e il metalmeccanico (13,3%). La grande maggioranza del lavoro di vertenza è rappresentato da cause intestate a uomini, con il 59,8% del totale, mentre le donne, pur in crescita rispetto al 2020, si fermano al 40,2%. Infine, quasi il 70% degli assistiti dall’Ufficio Vertenze CISL è rappresentato da lavoratori italiani. Nel 30% di stranieri, spiccano le nazionalità di Marocco, Albania, Romania, Ucraina e Senegal.
«Sempre più gente si rivolge a noi – continua Citerio -, nonostante l’andamento altalenante del livello occupazionale. In questi ultimi mesi assistiamo spesso lavoratori che si rivolgono a noi dopo lunghissimi periodi di sospensione dal lavoro dovuti al Covid: da un periodo iniziale di cassa integrazione, l'azienda non li ha più richiamati in servizio, non sono stati retribuiti per i periodi scoperti dalla cassa e in più non hanno una prospettiva di ripresa del servizio; semplicemente, a distanza di un anno e mezzo, il posto di lavoro è come svanito».
«Nel 2021 la nostra provincia ha visto una ripresa occupazionale importante, confermata dai numeri degli avviamenti al lavoro che hanno coinvolto 123.074 persone - osserva il segretario bergamasco della Cisl Danilo Mazzola – Ossia 5.836 in più rispetto al 2019 e 20.775 in più del 2020. Sono cresciuti tutti i settori e questo evidenzia come la crescita, oltre a essere generalizzata e migliorativa rispetto al 2019, sia chiaramente positiva per la nostra economia. L’ufficio vertenze è chiamato a gestire le difficoltà individuali che le persone hanno vissuto sulla scorta del complicato anno 2020 e dopo lo sblocco dei licenziamenti, tornati ai livelli del 2019. Un’attività fondamentale è la gestione delle pratiche concorsuali, dove lavoratori e lavoratrici in un contesto di difficoltà dettato dal fallimento dell'impresa, trovano nel nostro ufficio risposte concrete nella gestione di procedure fondamentali per poter recuperare le loro spettanze».