Realtà aumentata

Alla Carrara con occhiali hi-tech per nuotare nei quadri «acquatici»

Alla Carrara con occhiali hi-tech per nuotare nei quadri «acquatici»
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Un tuffo a Venezia, sotto il Ponte di Rialto, ai tempi del Canaletto. O nella «Marina in burrasca» di Peruzzini. Un tuffo nell’arte e nel passato tutto virtuale grazie a nuovi occhiali hi-tech in dotazione da giovedì 6 all’Accademia Carrara. Li si indossa e ci si trova immersi in opere ispirate all’acqua – sedici, per la precisione - accompagnati da informazioni e animazioni tridimensionali. Il percorso bergamasco di realtà aumentata si chiama Viaggi d'Acqua e rappresenta la più ampia esperienza di applicazione di questa tecnologia in una pinacoteca europea: un percorso esclusivo che, per la prima volta, potenzia le possibilità di visione e osservazione delle opere d’arte attraverso applicazioni sinora utilizzate prevalentemente in ambito archeologico.

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Altobello Melone, Ritratto di gentiluomo
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Canaletto, Il Canal Grande da palazzo Balbi
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L’azienda promotrice. Grazie alla tecnologia e alle soluzioni multimediali di ArtGlass, le opere prendono vita, rivelando allo sguardo i particolari più sfuggenti e offrendo inediti punti di vista. ArtGlass, azienda del Gruppo Capitale Cultura, è leader nello sviluppo di esperienze di realtà aumentata per i siti culturali basate su dispositivi indossabili (smart-glass) e ha all'attivo oltre 20 installazioni presso musei e siti archeologici in Italia e Svizzera, tra cui Villa Reale e Autodromo di Monza, il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona e il Parco Archeologico di Brescia Romana. Viaggi d'Acqua è promosso e sostenuto da UniAcque nell'ambito de L'Acqua di casa, progetto culturale curato da Maria Cristina Rodeschini e realizzato con la collaborazione delle principali istituzioni culturali bergamasche, in occasione del decennale dell'azienda. L’ideazione e la curatela scientifica del percorso di Realtà Aumentata sono di Emanuela Daffra con Daria Tonzig.

 

 

Le dichiarazioni. «La sperimentazione e la novità non sono nella presenza della tecnologia in museo – dice Emanuela Daffra, curatore scientifico di Viaggi d’Acqua (ed ex direttore della Carrara)  -, ma nell'uso che di essa si fa. Alla realtà aumentata si è chiesto di fare apparentemente un passo indietro, di diventare non fine ma mezzo, strumento suggestivo per affinare capacità di osservazione, per allenare abilità di comprensione e confronto, per trasmettere informazioni con efficace semplicità. Una sorta di agopuntura per occhi, orecchie, mente e cuore del visitatore di fronte ai dipinti, agopuntura che nei visitatori e nei dipinti ha i suoi centri. Se si rivelasse efficace - e ce lo dirà il pubblico nelle prossime settimane - avremo la soddisfazione di avere reso un buon servizio al museo e di avere aperto un nuovo sentiero di conoscenza». «Il progetto realizzato per Accademia Carrara – dichiara Antonio Scuderi, ceo di ARtGlass e Gruppo Capitale Cultura - rappresenta una vera novità nel panorama della realtà aumentata perché mette le potenzialità di questo nuovo linguaggio e della tecnologia al servizio delle opere e della loro comprensione. Il nostro obiettivo è quello di, una volta indossati gli occhiali, far dimenticare ai visitatori la tecnologia per entrare nei dipinti, scoprirne i particolari meno visibili, cogliere collegamenti sorprendenti».

Elenco delle opere. Giorgio Schiavone, San Gerolamo/Sant’Alessio, 1460; Antonio Cicognara, Santa Caterina d’Alessandria, 1500; Antonio Vivarini, Sant'Ambrogio battezza Sant'Agostino, 1440; Francesco di Simone da Santacroce, Annunciazione, 1504; Vittore Carpaccio, Nascita di Maria, 1504; Giovanni Bellini, Cristo in pietà, 1455; Giovanni Mansueti, San Girolamo penitente, 1515-20; Ambrogio da Fossano, detto il Bergognone. Madonna del Latte, 1485; Simone Dondo, Compianto su Cristo Morto, 1535; Lorenzo Lotto. Sacra famiglia con Santa Caterina d’Alessandria, 1533; Altobello da Melone, Ritratto di gentiluomo, 1513; Roelant Savery, Paesaggio con Orfeo che incanta gli animali, Paesaggio fluviale, 1635-36; Antonio Canal, Canaletto, Il Canal Grande da palazzo Balbi, 1730 circa; Francesco Peruzzini, Marina in burrasca, 1710 circa; Ponziano Loverini. Torquato Tasso a Venezia, 1875; Andrea Marenzi, Le cascate del Serio, 1886; Costantino Rosa, Veduta della piazza Grande di Bergamo, 1833.

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