Nella festa della Vergine di Guadalupe

Che cos’è la Misa Criolla

Che cos’è la Misa Criolla
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Il 12 dicembre alle 18 Papa Francesco ha presieduto nella Basilica Vaticana la Santa Messa in occasione della festività della Beata Vergine di Guadalupe, patrona dell’America Latina, «affidando alla sua intercessione l'evangelizzazione dei suoi popoli, la loro crescita in umanità e la costruzione di condizioni di pace, giustizia e unità tra le sue nazioni sorelle», come si può apprendere da un comunicato della Commissione Pontificia. La celebrazione è stata accompagnata dalla Misa Criolla (Messa Creola), una sintesi tra musica sacra e temi propri della tradizione latino americana, scritta dal compositore argentino Ariel Ramirez, morto nel 2010 a Buenos Aires, che verrà diretta dal figlio Facundo Ramirez, con la partecipazione della cantautrice Patricia Sosa. La nota della Pontifica Commissione evidenzia come «l’evento acquista anche uno speciale significato e grande ripercussione per essere presieduto dal primo Papa latinoamericano nella storia della Chiesa».

La Misa Criolla. Venne composta da Ramirez nel 1963 come un’opera per solisti, coro e orchestra accompagnati da strumenti tipici delle popolazioni latino-americane. Racconta lo stesso compositore che il primo barlume dell’idea della Misa Criolla risale al 1950 quando, durante un viaggio in nave da Buenos Aires verso l’Europa, gli venne il desiderio di «lanciare un messaggio sulla nostra musica per mezzo del mio piano». Dopo aver attraversato Italia, Austria, Svizzera, Germania, Olanda, Inghilterra, Francia e Spagna, decise nel 1954 di fare rientro in Argentina con l’obiettivo di trovare una forma di ringraziamento collettivo per tutte quelle persone che avevano contribuito alla sua crescita spirituale ed alla sua formazione umana. L’incontro con due religiosi argentini: Padre Mayol e Padre Antonio Osvaldo Catena lo portarono a realizzare una messa con ritmi e forme musicali proprie della sua terra di appartenenza. Una volta terminati i bozzetti, Padre Jesus Gabriel Segade provvide agli arrangiamenti e in questo modo, nel 1963, il componimento fu terminato. Nel 1967 Ariel Ramirez decise di andare a Roma per “consegnare” la sua opera nelle mani dell’allora pontefice Paolo VI.

La struttura. Ogni elemento della Misa denota un’estrema originalità, grazie alla perfetta combinazione tra temi religiosi ed elementi folkloristici: il Kyrie apre la messa con i ritmi della vidala e della baguala, due forme espressive rappresentative della musica tradizionale creola argentina; il Gloria è accompagnato dalla danza argentina del carnavalito, segnato dalle note del charango; il Credo invece, è scandito dal ritmo andino della chacarera trunca; il Carnaval de Cochahamba, tipico della tradizione boliviana, fa da contorno al Sanctus, mentre infine, l’Agnus Dei conclude la messa sullo stile della Pampa argentina.

 

 

La Beata Vergine di Guadalupe. La festività che la Chiesa Cattolica celebra oggi fa riferimento ad alcune apparizioni della Vergine Maria avvenute nel 1531 in Messico ad un giovane azteco convertito al cristianesimo di nome Juan Diego, proclamato santo da Papa Giovanni Paolo II nel 2002. La Vergine di Guadalupe è venerata come patrona di tutti i popoli di lingua spagnola e soprattutto delle popolazioni di origine latino-americana. La tradizione vuole che tra il 9 e il 12 dicembre 1531 sulla collina del Tepayac, a Città del Messico, la Madonna apparve quattro volte a Juan Diego, chiedendogli di andare a dire al vescovo di erigere una basilica in suo onore ai piedi della collina. Di fronte alle opposizioni del metropolita, che chiedeva un segno per accertare la veridicità delle apparizioni, la Vergine dotò il giovane atzeco di un mazzo di fiori di Castiglia, fuori stagione per dicembre. Una volta recatosi dal vescovo per mostrargli il segno, Juan Diego scostò il mantello (tilma) sotto il quale era miracolosamente apparso il volto della Vergine Maria. Il religioso volle che il mantello, raffigurante una donna di carnagione scura (per questo motivo è anche chiamata Virgen Morenica (“Vergine Meticcia”), fosse collocato nella cattedrale dove è tutt’oggi oggetto di venerazione e di preghiera. In Messico il 12 dicembre, giorno dell’ultima apparizione, è festa grande.

 

 

 

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