Il film da vedere nel weekend "Jupiter", un viaggio fantascientifico

Regia: Lana e Andy Wachowski
Cast: Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Jo Osmond, Tuppence Middleton, Terry Gilliam, James D'Arcy, Bae Doona, Vanessa Kirby, Jeremy Swift, Ramon Tikaram.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: UCI Cinemas Curno, Ariston Multisala (Treviglio), Cinema il Borgo Multisala (Romano di Lombardia), Cinestar (Cortenuova).
Jupiter non è solo il nome di un pianeta, ma anche quello di una giovane non particolarmente fortunata. Figlia di due immigrati russi sulla soglia della povertà, tira a campare come può pulendo servizi igienici in periferia, mentre dorme in un unico grande stanzone insieme ai suoi genitori. Un giorno, per caso, scopre suo malgrado di essere il bersaglio delle mire di una ricca famiglia di nobili e benestanti alieni e finisce per essere rapita da un affascinante mercenario umanoide. Dopo aver preso atto delle avances dei tre rampolli della casata, prenderà una decisione inaspettata.
I fratelli Wachowski si cimentano ancora una volta col mondo della fantascienza. Nessuna sorpresa, peccato che per una volta però gli esseri umani non siano i diretti protagonisti. Sì perché se anche Jupiter è in effetti il centro di interesse del film, essa è più una preda che un’eroina, almeno per tutta la prima parte del film. L’immagine che ricaviamo dal conflitto presentato in Jupiter è quella di una Terra schiava suo malgrado, inferiore per antichità e competenza a molte altre nobili razze che dominano l’Universo da millenni e che non conoscono i pericoli che si nascondono nello scorrere inesorabile del tempo.




La più grande qualità di questo film è, forse, non troppo diversa da quella di molti altri grandi capolavori del cinema fantascientifico. Quando Lucas metteva mano a Guerre Stellari,lo faceva creando un universo narrativo che era capace di stare in piedi da solo; oggi sembra che tutti i grandi titoli debbano invece dipendere, più o meno direttamente, da altri lavori: libri, fumetti, videogiochi. I Wachowski recuperano invece la grandezza inventiva della fantascienza classica riuscendo a costruire un mondo del tutto autosufficiente. Certo, non tutti gli elementi sono originali, anzi numerosi tratti sembrano presi di peso dal mondo delle fiabe Disney (la principessa che non sa di esserlo, il principe che non è tale fino a che non ha dimostrato il suo coraggio, etc.), ma tutto sommato il risultato non dispiace e riesce a intrattenere con un certo ritmo.
Nel complesso siamo di fronte a un film più che discreto, visivamente avvincente e che – nonostante alcuni difetti di sceneggiatura – conta sulla performance di un cast di livello, che rende i personaggi e le situazioni divertenti e gradevoli. Si poteva forse sperare di meglio, ma Jupiter: Il destino dell’Universo è senza dubbio un titolo che non mancherà di interessare gli spettatori di tutte le età.
Chi sono i fratelli Wachowski. Fra gli autori che sono stati in grado di rinnovare il cinema fantascientifico contemporaneo dalle sue fondamenta, Andy e Lana Wachowsky (qui sopra nella foto) sono saliti alla ribalta nel 1999 quando hanno firmato il capolavoro Matrix e i seguiti successivi. Oltre ad aver rilanciato l’astro di Keanu Revves, i Wachowski hanno saputo costruire un film di fantascienza in grado di intrattenere con spettacolari sequenze d’azione e un’avvincente storia d’amore, senza scontentare però la critica più attenta. Il film infatti è un’ottima metafora per raccontare la società moderna e l’ossessione per la tecnologia che ci contraddistingue: quanto in profondità si è spinto il nostro rapporto con l’informatica? In Matrix questo senso il sogno diventa un incubo e finisce con l’insinuarsi nello spettatore il dubbio che forse non tutto è come appare.