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Il film da vedere nel weekend La Favorita, veramente un gran film

Il film da vedere nel weekend La Favorita, veramente un gran film
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Regia: Yorgos Lanthimos.
Con: Olivia Colman, Emma Stone, Rachel Weisz, Nicholas Hoult, Joe Alwyn.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: qui.

 

Nel corso dell’ultimo decennio, il cinema greco ha assunto un progressivo protagonismo nel contesto del mercato europeo, soprattutto grazie ad alcuni autori che si sono fatti notare per lo stile particolare delle proprie opere e per la capacità di riflettere in maniera esplicita su idiosincrasie e dilemmi della contemporaneità. Fra di essi, un ruolo di primaria importanza è quello occupato da Yorgos Lanthimos, autore che è stato in grado di definire un proprio specifico modo di fare cinema grazie a un uso sapiente della fotografia e di una sceneggiatura essenziale ma efficace. In particolare, con il meraviglioso Dogtooth Lanthimos ha reso esplicito il proprio atto d’accusa nei confronti della società borghese, scagliandosi soprattutto verso l’istituto della famiglia. L’uso di un’ironia mordace e tagliente ha trasformato il lungometraggio in un vero e proprio manifesto del cinema europeo contemporaneo ed è stato giustamente celebrato come uno dei film più rappresentativi dello scorso decennio.

 

 

Dopo il successo travolgente de Il sacrificio del cervo sacro, Lanthimos torna in sala con il suo nuovo lavoro, La favorita, dramma in costume che si lascia ricordare soprattutto (e ancora una volta) per l’insuperabile eleganza formale della messa in scena e - in modo parzialmente anomalo - per la raffinata capziosità dell’intreccio. Nell’Inghilterra del 1700, il focus narrativo è fissato sulla regina Anna, donna tormentata e problematica. La sua incostanza diventa manifesta nel momento in cui la regnante si lascia facilmente influenzare dalle figure non sempre trasparenti dei suoi cortigiani. In particolare è Lady Sarah a catalizzare il suo interesse. La spietata nobildonna con la passione per gli intrighi politici vedrà però il proprio ruolo di protagonista messo in discussione dall’arrivo a corte di Abigail Masham, di rango più basso ma dotata di un fascino irresistibile.

La novità maggiore del film risiede soprattutto nella sua capacità di declinare i temi cari a Lanthimos (soprattutto una critica feroce alla struttura dei rapporti interpersonali) in un mondo che appare dominato (quasi) completamente da figure femminile in lotta fra loro, impegnate a contendersi i favori di una donna che non aspetta altro che lasciarsi catturare. Anna è infatti una donna fragile, perennemente in balia dello sguardo e delle pretese degli altri. Il suo passivo lasciarsi trasportare dalle correnti del suo tempo diventa il motore di un meccanismo perennemente in movimento, perfetta rappresentazione delle trame politiche che dominavano gli ambienti delle corti settecentesche.

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Ciò che invece non sorprende in La favorita è la straordinaria capacità del regista di sfruttare i mezzi del cinema per costruire spazi espressionistici, dove le pulsioni e i desideri dei personaggi si riverberano sulla costruzione delle scenografie, che finiscono con l’assomigliare a palcoscenici delle pulsioni, veri e propri teatri spettacolari dove il conflitto fra gli individui finisce con l’essere l’unica costante. Nel complesso, La favorita di Lanthimos si conferma un film di altissimo livello, perfettamente inserito in una filmografia ormai pienamente coerente e abbastanza corposa da poter parlare di un autore maturo e completo. L’autore greco, giustamente annoverato fra i registi più interessanti della scena contemporanea, ci regala una piccola perla: nonostante l’anno cinematografico sia appena iniziato, possiamo stare certi che questo film si confermerà uno dei migliori (o sicuramente dei più interessanti) di questo 2019.

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