La città dei record

Posti fantastici e dove trovarli Copenaghen, bellezza in bicicletta

Posti fantastici e dove trovarli Copenaghen, bellezza in bicicletta
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Guide: RoughGuides, Lonely Planet, Guardian, Visit Copenaghen.

 

Copenaghen è la città dei record. Arrivata nel 2016 al primo posto nella classifica della felicità secondo il rapporto delle Nazioni Unite, due anni prima si era aggiudicata lo European Green Capital Award, dato dalla Commissione Europea alle città che più investono sul miglioramento ambientale. Nella capitale danese, infatti, la circolazione a piedi è cresciuta del 68 per cento negli ultimi vent’anni grazie a una politica sostenibile e a piste ciclabili monitorabili dai cittadini, tanto che nel 2014 si contavano 265mila biciclette contro 252mila e seicento auto private.

 

 

Copenaghen è una città dove la tradizione e la modernità si incontrano: lo si capisce dopo un giro a Strøget, l’isola pedonale che attraversa la città, collegando Rådhusplads e Kongens Nytorv, la piazza del Municipio e la Piazza Reale, con negozi che aumentano per prezzi e raffinatezza man mano che ci si avvicina alla Piazza Reale. In centro, da non perdere il Museo Ebraico Danese, progettato dall’architetto Daniel Libeskind, con una forma irregolare che ricorda quella delle barche sulle quali l'1 ottobre 1943 oltre settemila persone salparono verso la Svezia assicurandosi un futuro dall’altra parte dello stretto di Öresund. Per gli amanti della storia, sarà bellissimo visitare il Nationalmuseet, che offre uno spaccato della storia danese; mentre gli appassionati di fotografia ameranno la vista dalla Rundetårn, la torre rotonda che un tempo ospitava l’osservatorio astronomico più antico d’Europa. Da vedere anche il “Diamante Nero”, la parte ultramoderna della Biblioteca Reale, la cui facciata è stata realizzata con granito nero dello Zimbabwe (che cambia colore a seconda delle ore del giorno), scrigno a custodia degli oltre cinque milioni di libri custoditi all’interno. Assolutamente da non perdere è poi il quartiere di Christiania, una comunità indipendente con una propria legislazione interna. Fondata negli Anni ’70 da un gruppo di squatters che occupò una caserma dismessa, è una sorta di città dove non si pagano le tasse comunali e statali e dove non vigono molte “imposizioni borghesi”. In questo quartiere di edifici colorati e decorati in hippie è vietato, in alcune zone, scattare foto (soprattutto in Pusher Street, dove si può immaginare cosa si venda) o utilizzare macchine e non c’è polizia.

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Il quartiere libero di Christiania.

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Copenaghen dall'alto

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La via dello shopping della capitale danese.

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La famosissima Sirenetta.

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Nyhavn, il quartiere dei pescatori.

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I Giardini di Tivoli, nel cuore della città.

Altro luogo interessante della capitale danese sono i Giardini di Tivoli, che non hanno nulla a che fare con l’omonima città laziale. Si tratta, invece, del parco divertimenti più antico d’Europa, fondato nel 1843 dal giornalista Georg Cartensen, che persuase il re Cristiano VIII a costruirlo, assicurandogli che sarebbe stato molto utile per distrarre i cittadini dalla politica. Fuori dal centro meritano una visita il Blue Planet, l’acquario più grande d’Europa, che ospita ventimila specie di animali in 53 vasche e ha una struttura a spirale, e la zona di Ørestad, un quartiere avveniristico dal design ultramoderno, la cui costruzione è stata affidata a una joint-venture di architetti finlandesi e danesi, vincitori di un apposito concorso internazionale.

Come non parlare poi dalla “Sirenetta”, una delle opere dello scrittore Hans Christian Andersen, alla quale Carl Jacobsen, proprietario del birrificio Carlsberg, decise di dedicare una scultura. Da allora la storia della “Sirenetta” divenne tanto popolare da mettere in ombra tante altre opere dell’autore danese, come il “Brutto Anatroccolo” o “La principessa sul Pisello”. Dal 1913, anno in cui per la prima volta fu esposta al pubblico, la statua ha avuto una vita travagliata: decapitata due volte, la prima nel 1964 e poi nel 1998, mentre nel 2003 fu fatta sparire dallo scoglio del molo di Langelinje sul quale è appoggiata. Ogni volta, però, le autorità si sono prodigate per farla tornare al suo posto, dato che ormai rappresenta il simbolo della città. Copenaghen, però, non è solo la città della “Sirenetta” e del ponte verso la Svezia, che in mezz’ora la collega alla città di Malmö. È anche un luogo di leggende, di esperimenti sociali come Christiania, di acquari, musei e antichi parchi divertimenti.

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