Malinconica e solenne

Posti fantastici e dove trovarli Due stupende città in una: Budapest

Posti fantastici e dove trovarli Due stupende città in una: Budapest
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Guide: Lonely Planet, Rough Guides, Guardian.

 

Spesso chiamata la “Perla del Danubio” o la “Parigi dell’Est”, Budapest è un mosaico di realtà diverse, nate dalla fusione delle due città di Buda e Pest. Tra queste, Pest è l’anima moderna, un insieme di ristoranti, alberghi e locali, lo spirito giovane e frizzante di una città che ritrova in Buda, il suo quartiere più antico, la sua storia e alcuni dei monumenti più importanti. È una città con un enorme patrimonio culturale e un passato mitteleuropeo, pervasa da un’atmosfera da fin de siècle, malinconica e solenne, divisa in due dal Danubio, che offre, sul lungofiume, scorci molto suggestivi, come quello vicino al Ponte delle Catene, il più antico della città, che collega Buda a Pest.

 

 

Il primo luogo da visitare è probabilmente il Palazzo Reale, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, che, edificato nel Medioevo, fu raso al suolo dai turchi nel Cinquecento, prima di essere poi ricostruito dagli Asburgo e diventare per settecento anni la residenza ufficiale dei sovrani ungheresi. Distrutto da un incendio nel 1849 e poi bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale, porta oggi con sé le tracce di questo mix di stili, che vanno dal Settecento al Novecento, ed è il polo culturale più importante della città. Altro luogo fondamentale per la cultura e la storia del Paese è il Parlamento, fatto costruire alla fine dell’Ottocento per celebrare l’indipendenza degli Ungheresi dall’Impero Austro-Ungarico. Di stile neogotico, richiama la struttura di Westminister, il Parlamento di Londra. Altro edificio dallo stile tutto da scoprire è poi la Chiesa di Mattia, che sfoggia uno stile gotico abbellito da pezzi in Art Nouveau: trasformata dai turchi in una moschea e poi tornata all’antica destinazione con i gesuiti. Allo stile neogotico si rifà poi il Bastione dei Pescatori, le cui sette torri simboleggiano le tende dei sette capi tribù che si insediarono nel Medioevo nella zona dei Carpazi. La difesa di questo tratto di mura della città fu allora affidata alla corporazione dei pescatori, dalla quale il bastione prende il nome. Salendo sulla terrazza si può ammirare una splendida vista dell’isola Margherita, polmone verde della città.  Altro panorama mozzafiato è quello che si gode dalla cupola della Basilica di Santo Stefano (primo re ungherese, che portò la fede cristiana nel Paese), una delle chiese più belle di Budapest, che conserva al suo interno il Santo Destro, ovvero il braccio destro mummificato del Santo.

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Tra i musei vale la pena visitare la Galleria Nazionale Ungherese, che ricostruisce lo sviluppo dell’arte del Paese dal medioevo a oggi, il Museo di Belle Arti, che ospita capolavori di Tiepolo, Goya, Rubens, Correggio, Van Dyck e Raffaello, oltre che il Ludwig Museum, che conserva una splendida collezione di arte contemporanea, con una grande quantità di opere di artisti contemporanei americani e dell’Est Europa. Per gli amanti della musica, da non perdere il Museo Franz Liszt, dedicato al più grande compositore ungherese di tutti i tempi. Una vera e propria chicca di questa città sono poi le oltre cento sorgenti termali, sfruttate fin dall’antichità, tanto che i turchi vi avevano già costruito degli stabilimenti termali. Bellissimi il bagno termale Rudas e le Terme Szechenyi. Porcellane, salami, cioccolatini e vino: questi alcuni dei prodotti tipici da cercare in città. Per scoprire, invece, la cucina ungherese, vanno provate le zuppe: dal gulasch (a base di spezzatino di manzo) a quella di pesce gatto (per i più originali) passando poi a quelle dolci, fatte con amarene o frutti freschi. Altri dessert da non perdere sono il purè di castagne, lo strudel e gli gnocchetti di Somlo (a base di pandispagna, vaniglia, cioccolato e panna montata). Per terminare la serata non resta che provare un bicchierino di palinka (un’acquavite aromatica) o l’amaro Unicum.

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