Bellezze naturali

Posti fantastici e dove trovarli La Camargue, terra d'incanto

Posti fantastici e dove trovarli La Camargue, terra d'incanto
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Al confronto la Provenza è quasi facile: campi di lavanda e cittadine con case dai colori tenui, gli ingressi pieni di fiori. La Camargue, invece è più complessa: alla foce del Rodano, è una terra ancora in parte selvaggia, dove si incontrano cavalli bianchi, tori e fenicotteri rosa.

I fenicotteri rosa e il patrimonio naturalistico. Si vedono nel parco naturale regionale oppure in quello ornitologico, tra Arles e Saintes-Maries-de-la-Mer, due luoghi da non perdere per ammirare il patrimonio naturalistico della regione. Nel Parc Ornithologique du Pont de Gau si cammina ai bordi di stagni dove fanno bella mostra di sé i gruppi di fenicotteri rosa per i quali la Camargue è famosa: decine e decine di esemplari di diverse specie e provenienze geografiche, che qui si fermano durante le loro migrazioni. Un parco grande, creato dopo un lungo lavoro fatto dai biologi e naturalisti, che, nella seconda metà del secolo scorso, hanno contato e classificato tutti i fenicotteri della zona, numerandoli e studiandone, anno dopo anno, i comportamenti, per individuare le variabili che ne influenzano la riproduzione. Circa 400 sono oggi le specie di uccelli presenti nella regione, di cui molte visibili nelle sezioni del parco, attrezzate con osservatori mimetizzati nell'ambiente circostante.

 

 

Terra gitana e meravigliosa. Poco distante dal parco si trova la città di Saintes-Maries-de-la-Mer, che deve il nome alle due Marie discepole di Gesù, Maria Salome e Maria Jacobé, che, secondo la leggenda, approdarono sul litorale francese insieme a Maria Maddalena e alla serva Sara, dopo aver vagato in mare su una barca senza remi. Sara, per le sue origini orientali e la pelle scura, divenne poi patrona dei gitani: a lei è dedicata la chiesa del paese, una costruzione in pietra bianca dalla cui torre si gode di uno splendido panorama su tutta la Camargue. Saintes-Maries-de-la-Mer è un bel paese sul mare, con stradine strette, piene di negozi di enogastronomia, abbigliamento e artigianato. È anche il posto ideale dove noleggiare delle bici per partire alla scoperta della foce del piccolo Rodano, in un paesaggio dove si passa dalle dune di sabbia alle zone umide costituite da acquitrini e praterie salate. Tanti gli uccelli che si avvistano, tra i quali gabbiani, martin pescatori e, naturalmente, fenicotteri rosa. Per cavalli e tori bisogna invece cercare negli allevamenti creati attorno ai mas, le case di campagna della zona, una volta utilizzate come casolari o fattorie e ora sempre più spesso affittate ai turisti come bed and breakfast.

 

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Le città: Aigues Mortes e Arles. Poco distante, non più in Camargue ma nella neonata Occitania (regione amministrativa francese creata nel 2016) si trova la cittadina di Aigues Mortes. Famosa nell'antichità per essere stata il primo sbocco della Francia sul mare, dopo aver perso il primato perché superata da Marsiglia oggi è una città di saline, che danno alla campagna attorno alla cittadella un colore grigio-violaceo. Interamente racchiusa tra mura fortificate, la città è un groviglio di stradine piene di negozi. Da non perdere la passeggiata sui bastioni.

A 45 chilometri di distanza si trova infine Arles, città famosa per il suo anfiteatro romano, usato nei secoli per le battaglie dei tori, tanto da essere spesso considerato la più antica plaza de toros del mondo. Molto bella la chiesa cittadina, così come il chiostro, usato per mostre e esposizioni. La fondazione Van Gogh, invece, è stata inaugurata nel 2014 e si propone di creare una connessione tra l'attività di uno dei più grandi maestri del colore e i pittori contemporanei. Altra testimonianza della permanenza del pittore olandese nella zona è il Pont Van Gogh, menzionato dall'artista nelle sue lettere al fratello Theo.

Il cibo. Dal punto di vista eno-gastronomico, la Camargue va ricordata per l’imperdibile stufato di toro, le salsicce di carne locale e gli antipasti fatti con tomino di capra, miele e lardo passato al forno, oltre alle immancabili ostriche.

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