La prosa del Donizetti (in trasferta)

Va pensiero, il teatro della legalità contro l'intreccio tra mafia e politica

Va pensiero, il teatro della legalità contro l'intreccio tra mafia e politica
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«Questo spettacolo tratta della grande piaga della nostra regione, l’Emilia Romagna: della mafia, della ‘ndrangheta, della corruzione che da diversi anni ci avvelena. Però lo fa usando anche la musica di Verdi, risorgimentale, di speranza. Va pensiero: il pensiero riesce ancora a muoversi, non siamo così impantanati, dobbiamo reagire». Marco Martinelli, ideatore e direttore dello spettacolo Va pensiero, da giovedì 18 a domenica 21 al Creberg Teatro per la stagione di prosa, con Ermanna Montanari, così presenta una messa in scena corale che prende le mosse da un fatto di cronaca. È la storia di un vigile urbano in un paesino dell’Emilia-Romagna, un semplice cittadino che non obbedisce ai poteri forti, che si fa licenziare pur di mantenere la propria integrità: l’intreccio di mafia, politica e imprenditoria «disponibile» che sta avvelenando il tessuto sociale della regione che ha visto nascere il socialismo e le prime cooperative.

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foto coro Harmonici
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M.Martinelli,E.Montanari-foto Cesare Fabbri
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Per questo confronto tra i temi risorgimentali e una patria messa a ferro e fuoco, la cornice sonora obbligatoria è offerta da celebri arie e corali verdiane, cantate nella circostanza dal giovane coro bergamasco, tutto al femminile, Gli Harmonici. Accanto a Ermanna Montanari, altri nove attori: Alessandro Argnani, Salvatore Caruso, Tonia Garante, Roberto Magnani, Mirella Mastronardi, Ernesto Orrico, Gianni Parmiani, Laura Redaelli, Alessandro Renda. Durata: 3 ore con intervallo. Biglietti da 14 a 31 euro. Le rappresentazioni di Va’ pensiero sono l’occasione per alcuni appuntamenti collaterali ai quali saranno presenti Marco Martinelli e Ermanna Montanari: mercoledì 17 gennaio (ore 21; biglietti 6 euro, ridotto abbonati 5 Euro), verrà proiettato all’Auditorium di Piazza della Libertà, in collaborazione con Lab80, il film Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, un capitolo di storia contemporanea raccontato da un coro di narratrici-bambini; venerdì 19 gennaio (ore 18) è previsto alla Sala Galmozzi (via Tasso 4; ingresso libero) un incontro al quale interverrà anche Roberta Frigeni, direttrice della Fondazione Bergamo nella Storia.

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