La "festa dell'amore"

Alle finte nozze di Silvio Berlusconi e Marta Fascina il banchetto era vero e firmato Da Vittorio

Il menu del ristorante tristellato bergamasco, che si era già occupato del rinfresco delle nozze di figlio e nipote del Cav negli anni passati

Alle finte nozze di Silvio Berlusconi e Marta Fascina il banchetto era vero e firmato Da Vittorio
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Una cerimonia surreale. In tutto e per tutto un matrimonio, che però, in realtà, non era un matrimonio. Perché Silvio Berlusconi e Marta Fascina (deputata di Forza Italia, 52 anni in meno di lui), in realtà, non si sono uniti né religiosamente né civilmente. Eppure, in quella che è stata definita «la festa del loro amore», tutto aveva rimandi costanti alle nozze. Dall'abito di lei allo scambio delle fedi, dai festeggiamenti al rinfresco. Un menu di altissimo livello e a firma bergamasca: quella del tristellato ristorante Da Vittorio.

La partecipazione alle "nozze"

A posteriori, diventa anche più chiaro il motivo della tappa orobica che il Cavaliere fece a fine febbraio con la sua giovane fidanzata. La coppia pranzò proprio da Da Vittorio, per poi concedersi una passeggiata sul lago d'Iseo, a Sarnico. Probabilmente, in quell'occasione i due testarono il menu in vista della grande giornata, che si è svolta sabato (19 marzo) a Villa Gernetto, Lesmo, provincia di Monza-Brianza.

Nella cappella privata della bellissima struttura, i due si sono scambiati le fedi (portate dalla piccola figlia di Licia Ronzulli, senatrice azzurra e donna di fiducia del Cav) e si sono poi giurati eterno amore con tanto di promesse e cerimonia celebrata dalla Ronzulli. Gli invitati erano una sessantina, la maggior parte parenti (presenti tutti i figli di Berlusconi, tranne Pier Silvio) e amici strettissimi. Uniche eccezioni esterne al "cerchio magico" berlusconiano sono state le presenze del cantante Gigi D'Alessio, del leader della Lega Matteo Salvini e di Vittorio Sgarbi.

Silvio Berlusconi canta accompagnato al piano da Confalonieri

Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, l'intero evento è stato organizzato nei minimi dettagli da Massimo D'Ascanio e Daniela Russo. C'erano le bomboniere azzurre, i confetti, i tovaglioli con ricamato il nome di ciascun invitato, la torta bianca a tre piani, i regali (quadri, statue, vino). E poi, per l'appunto, un rinfresco da grandi occasioni firmato dalla famiglia Cerea del Da Vittorio. Come antipasto mondeghili di vitello al limone con crema di sedano rapa; bis di primi con gnocchetti di ricotta e patate allo zafferano, robiola e pan pepato e gli immancabili paccheri alla Vittorio (Sgarbi ha raccontato che «poco prima dell'arrivo del pacchero, Berlusconi si è alzato e ha annunciato che ci sarebbe stato consegnato un grembiule bianco per impedire di sporcarci»); per secondo tagliata di manzo al vino rosso con patata fondente e crema di carote alla cannella. Infine, prima della torta nuziale, kermesse di dolci.

Anche nei vini non è mancato un tocco bergamasco: all'Aneri Alto Adige Pinot bianco 2020 e all'Aneri Alto Adige Pinot nero 2018, infatti, è seguito il Moscato Passito Faber La Cantalupa Monzio Compagnoni, prodotto dall'azienda agricola di Adro (Brescia) ma di proprietà orobica. In ogni caso, tutti e tre i vini sono dei grandi classici della cantina Da Vittorio.

Il menu Da Vittorio per le "nozze"

Ovviamente, bocche cucite dalla famiglia Cerea. Che sanno bene come il riserbo rappresenti una parte fondamentale del loro lavoro. Il ristorante Da Vittorio, però, non è la prima volta che si occupa del rinfresco in occasione di una cerimonia nella famiglia Berlusconi: nel 2019 fu il tristellato bergamasco a occuparsi del banchetto in occasione delle nozze di Lucrezia Vittoria Berlusconi, primogenita di Pier Silvio e nipote del Cavaliere, che si sposò in Provenza; nel 2020, invece, lo chef Chicco Cerea e il suo staff si sono occupati di "benedire" le nozze dell'ultimogenito di Silvio Berlusconi, Luigi, che convolò a nozze con Federica Fumagalli. Insomma, il menu Da Vittorio nelle occasioni romantiche di casa Berlusconi è diventato ormai tradizione.

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