Agricoltura

Lombardia protagonista al Vinitaly grazie ai suoi 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt

Nel 2021 abbiamo registrato un forte incremento delle esportazioni con un valore da 285 milioni di euro e un +11,8% sul 2020.

Lombardia protagonista al Vinitaly grazie ai suoi 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt
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Dalle colline moreniche della Franciacorta, regno dell’effervescenza e del metodo classico, ai terrazzamenti eroici della Valtellina, dove il Nebbiolo ha trovato la sua seconda casa. E, ancora, dal fertile Oltrepò Pavese fino al Mantovano, attraverso San Colombano, la Valcalepio, la Brianza lecchese e la riviera del Garda. Territori diversi, eppure tutti vocati alla viticoltura tanto per i vitigni internazionali quanto per quelli autoctoni, che garantiscono alla Lombardia un’offerta eterogenea e danno un concreto valore alle parole biodiversità e sostenibilità.
Infatti, la produzione lombarda si caratterizza per un’elevata presenza di qualità e vanta 5 Docg (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), 21 Doc (Denominazione di Origine Controllata) e 15 Igt (Indicazione Geografica Tipica).

Lombardia protagonista al Vinitaly

Forte di questa produzione, la Lombardia è tornata a Vinitaly, in Fiera a Verona dal 10 al 13 aprile. Nel padiglione da 3.000 metri quadrati hanno partecipato tutti i consorzi lombardi con un ricco palinsesto di iniziative programmate.

"Al Vinitaly 2022 - ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura e Alimentazione Fabio Rolfi - il padiglione Lombardia fa registrare un grande successo di pubblico. I vini lombardi si confermano ancora una volta tra i più attrattivi. Ora dobbiamo fare in modo che questa potenzialità si concretizzi pienamente su tutti i territori. Le nostre etichette devono essere motore per il turismo e per lo sviluppo".

"C'è un grande ottimismo tra i viticoltori lombardi - ha aggiunto Rolfi - nonostante il momento di difficoltà legato ai costi delle materie prime e alla congiuntura internazionale. Grazie all'intraprendenza dei nostri produttori nel 2021 abbiamo comunque fatto registrare numeri record sia in termini di qualità produttiva che di esportazioni delle bottiglie".

"In un contesto di incertezza globale e di evidenti difficoltà per le aziende agricole, causate dai rincari energetici e dalle conseguenze del conflitto in Ucraina - ha sottolineato l’assessore regionale - il mondo del vino lombardo sceglie di puntare su qualità e promozione. Questo sia sul mercato interno che a livello internazionale. Nel 2021 abbiamo registrato un forte incremento delle esportazioni con un valore da 285 milioni di euro e un +11.8% sul 2020. Vinitaly è un appuntamento imprescindibile per le nostre imprese vitivinicole. E non potevamo che essere presenti all’edizione della ripartenza".

Dati incoraggianti

Il secondo semestre del 2021 ha fatto registrare un sentimento di ottimismo tra gli agricoltori lombardi del comparto vitivinicolo. Il Panel Unioncamere Lombardia ha testimoniato un buon risultato economico con l'organizzazione di esperienze vitivinicole con i turisti, tra cui degustazioni in vigna e cantina, che hanno portato al settore una ventata d'ottimismo. Le vendite in volume sono tornate al di sopra dei livelli pre-pandemia del 2019 con aumenti tendenziali a valore nel 2021 sia rispetto al 2019 che al 2020. L'aumento in valore sul dato 2019 è spiegabile in buona parte dalle ottime performance della bottiglia di vetro da 0,75 litri, che traina il comparto rispetto agli altri formati, assieme alle vendite in Gdo che si sono mantenute su buoni livelli. La vendemmia 2021 ha segnato un calo della produzione in Italia e in Lombardia, ma questo tratto è comune a tutta Europa (Francia -27% e Spagna -14%) mentre le esportazioni nel 2021 sono state in netta ripresa dal 2020. Cresce l'importanza della sostenibilità in ambito vitivinicolo: secondo il Mipaaf 4 bottiglie su 100 hanno il marchio del biologico in etichetta e il 4,6% della produzione enologica nazionale è costituita da vino biologico.

I Consorzi protagonisti a Verona

Nello spazio della Regione sono presenti i Consorzi Botticino Doc, Oltrepò Pavese, Ente Vini Bresciani, Franciacorta e Moscato Di Scanzo. Inoltre, Vino Doc San Colombano, Montenetto, Vini Igt Terre Lariane, Lugana Doc, Valcalepio. Quindi, Vini Mantovani, Valtènesi Riviera Del Garda Classico, Garda Doc e Cellatica Doc. Infine, Vini Di Valtellina, San Martino Della Battaglia Doc e Igt Valcamonica.
La sala di degustazione anche quest’anno è stata animata dai Consorzi Lombardi con momenti formativi per i giornalisti, convegni e masterclass tematiche. Come ha spiegato Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo (Associazione Consorzi Vini Lombardi):

"Ascovilo è stata presente con uno spazio di 184 mq nel quale la stampa e gli operatori horeca hanno trovato ristoro, WI-FI , desk per scrivere e assaggiare i vini Dop e Igp dei nostri Consorzi di Tutela in uno spazio “Lounge a km0” in abbinamento alle diverse stagionature di Grana Padano servite dai maestri assaggiatori dell'Onaf. Vino e formaggio: due filiere della agricoltura di eccellenza lombarda che ambiscono a proporsi insieme nei mercati europei".

Durante il Vinitaly di Verona è stato assegnato a Marco Maggi, viticoltore classe 1980 dell'Oltrepò pavese, il premio Angelo Betti per la Lombardia. Il riconoscimento, dedicato ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualità della produzione viticola ed enologica, gli è stato consegnato dall'assessore Rolfi, che ha così commentato:

"Un viticoltore che ama il proprio territorio e che continua nella ricerca, per alzare sempre di più la qualità del prodotto. Un premio più che meritato. Fare vino in questo periodo non è semplice, tra cambiamenti climatici, costi di produzione e difficoltà nel reperire la materie prime per le bottiglie".

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