A Bergamo è un trionfo di pizza: Mimmo, Nasti e Scrocchia tra le migliori in Italia
Il portale 50 Top Pizza ha premiato, per il terzo anno di fila, la pizzeria d'asporto Scrocchia in via Angelo Maj. Tra le venticinque migliori in Lombardia ci sono anche Da Mimmo e Nasti
Ok, la pizza a Napoli sarà un'altra cosa, ma anche Bergamo non scherza quando si parla di record internazionali. A confermarlo è il portale “50 Top Pizza”, la guida che raccoglie le migliori pizzerie nel mondo suddivise per tipologia, che non soltanto ha premiato per il terzo anno consecutivo la pizzeria Scrocchia di via Angelo Maj tra i cinquanta migliori locali che propongono pizze al taglio e da asporto, ma ha anche selezionato ben due pizzerie del capoluogo orobico tra le top in Lombardia: Da Mimmo e Nasti, due “istituzioni” in città.
Scrocchia si è classificata al trentaduesimo posto della graduatoria nella categoria riservata alle cinquanta migliori “pizze in viaggio” italiane, ossia coloro che propongono principalmente pizze al taglio e d'asporto. Un'attività giovane e dinamica che anche quest'anno – per il terzo consecutivo – ha convinto i giudici del portale grazie alla sua specialità: la scrocchia.
Si tratta di una pizza croccante, «per almeno due persone, ricca di condimenti ottimi e freschi» come si legge nella descrizione riservata all'attività, dove si fa menzione anche delle pizze tradizionali «con impasto leggero e un cornicione alveolato». Bontà e qualità, unite a «tempi contenuti» e alla possibilità di prenotare tramite delivery con il proprio smartphone, incorniciato da un buon rapporto qualità prezzo.
Tra le migliori venticinque pizzerie di tutta la Lombardia troviamo, invece, due importanti new entry bergamasche: Da Mimmo e Nasti, locali particolarmente amati che hanno fatto la storia della pizza in città. «Collocata in Città Alta – così la guida parla della pizzeria Da Mimmo, che si trova in via Colleoni – si ha sin dall'inizio la sensazione di entrare in un locale storico di Bergamo ad “alto traffico”».
Il focus è rivolto al menù, che presenta «un elenco molto ampio di pizze ed è prevalentemente focalizzato su pizze classiche». Degno di menzione l'impasto, «tipico napoletano, ingredienti di discreta qualità: in altre parole, la pizza secondo tradizione».
Poi c'è Nasti dal 1967, che con il suo «stile moderno e colorato» quasi si contrappone alla tradizionalità dei colleghi di Città Alta. Viene menzionato il personale, «molto gentile sin dall'accoglienza» e il menù, che si sviluppa in diverse categorie: le principali sono “nuvola”, in pala, tonde al piatto (classiche).
«Le pizze – si legge nel portale – hanno impasti saporiti e croccanti» guarnito da ingredienti di «buona qualità». A colpire, però, è l'innovazione: «Nasti – è l'elogio rivolto al locale – è uno splendido esempio di pizzeria storica capace di reinventarsi interpretando i gusti e i trend più moderni».