Da provare

A Treviglio arriva il "Dolce di San Martino": la nuova torta (riscoperta) che diventerà il simbolo della città

Realizzato con ingredienti semplici e genuini, verrà messo in vendita in alcuni esercizi commerciali sabato 11 novembre

A Treviglio arriva il "Dolce di San Martino": la nuova torta (riscoperta) che diventerà il simbolo della città
Pubblicato:
Aggiornato:

Si chiama "Dolce di San Martino" e proprio in occasione dell'omonimo Santo Patrono - che cade il prossimo sabato 11 novembre - verrà messo in vendita a Treviglio diventando la torta tipica della città. Lo hanno presentato ufficialmente nei giorni scorsi il vicepresidente della Pro Loco, Stefano Cerea, e il presidente Giorgio Zordan insieme ad alcuni pasticceri aderenti all'iniziativa e al presidente dei commercianti, Gabriele Anghinoni.

Il dolce, ha spiegato Cerea ai colleghi di PrimaTreviglio, è realizzato con «ingredienti semplici e genuini, che i migliori pasticceri di Treviglio hanno reinterpretato riscoprendo in chiave dolce la farina gialla del mais di Castel Cerreto, macinata a pietra». Nell'impasto si trovano anche farina di frumento - sempre proveniente da Castel Cerreto - con burro, zuccheri muscovado, miele, tuorlo d'uovo, sale, lievito naturale, fichi secchi bagnati nella grappa e noci.

WhatsApp-Image-2023-11-07-at-15.19.39
Foto 1 di 2

Stefano Cerea

WhatsApp-Image-2023-11-07-at-15.13.41
Foto 2 di 2

Una ricetta di secoli fa

La ricetta, che incarna lo spirito trevigliese in tutta la sua essenza, nasce da uno studio realizzato ad hoc prendendo spunto da alcune messe a disposizione dal professor Massimo Montanari e dalla dottoressa Silvia Tropea, che ha permesso di fare luce su una curiosa dinamica: sia il nuovo Dolce di San Martino che quello consumato nel Settecento condividono un ingrediente, ovvero il mais di Castel Cerreto.

Questo mais, noto anche come "Pignoletto del Canavese" viene ancora oggi prodotto dall'azienda agricola Turani. «Abbiamo quindi coinvolto sette pasticceri della città - ha spiegato Cerea - che, dopo sei mesi di incontri e campionature, hanno stabilito la ricetta definitiva». Un impasto che dunque affonda le proprie radici nella storia trevigliese. Ma non c'è il rischio di fare concorrenza alla "Turta del Treì", nata da un concorso fra cittadini istituito trent'anni fa?

«Direi che il Dolce di San Martino, per ricerca storica, ingredienti e sinergia incarna la vera "trevigliesità" - è il verdetto di Cerea -. Un dolce semplice, come semplice era la gente a quei tempi». Per assaggiare la nuova torta candidata a divenire tipica di Treviglio bisognerà attendere fino a sabato 11 novembre: sarà possibile trovarla in alcuni esercizi della città ("Pananari" in via Col di Lana, "Paolo Riva" in viale De Gasperi, "Marelèt" in via Battisti, "Antico Forno" in via Sant'Agostino, "La Primula" di via Pontirolo, "Panificio Mirella in via Mazzini e "Panificio Ferrandi in via dei Mille") al costo di dieci euro.

Sempre sabato, dalle 8.30 alle 18.30, sarà disponibile un momento di degustazione organizzato sotto il portico del Comune, accanto alla statua di San Martini, grazie al banchetto allestito dai volontari della Pro Loco.

Seguici sui nostri canali