Prodotti del territorio

Alberghiero di San Pellegrino, l’eccellenza brembana ha il sapore dello Zafferano Oltre la Goggia

I ragazzi hanno presentato un’offerta turistica dedicata, capace di unire enogastronomia ad accoglienza, attrattive artistiche ed ambientali

Alberghiero di San Pellegrino, l’eccellenza brembana ha il sapore dello Zafferano Oltre la Goggia
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Una mattinata intensa, all’insegna di deliziose specialità e soddisfazione per l'obiettivo raggiunto. Ieri (lunedì 19 maggio) si è concluso all’Istituto superiore di San Pellegrino Terme il progetto che, nel corso dell’anno scolastico, ha accompagnato le classi quinte alla scoperta dello "Zafferano Olg - Oltre la Goggia", la coltivazione d’eccellenza dell’Alta Val Brembana, valorizzata dall’omonima associazione presieduta da Danilo Salvini.

Il percorso didattico

Proprio Salvini, anche nella veste di presidente del Consiglio d’Istituto della scuola, il docente Francesco Zurolo, il ricercatore Unimont Luca Giupponi e la dirigente scolastica Giovanna Leidi hanno coordinato un percorso didattico che, sin dallo scorso autunno, ha portato gli allievi delle classi quinte a visitare il campo coltivo di Valnegra, sul terreno parrocchiale in fregio alla chiesa di San Michele.

Sono seguiti incontri in classe, cui hanno partecipato anche Giorgio Lazzari, responsabile marketing e relazioni istituzionali di “Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca” e Giambattista Gherardi, delegato enogastronomia di Promoserio, attivo sui progetti legati a mais spinato di Gandino e mela Val Brembana. Al racconto tecnico dedicato a colture, criticità, redditività e potenzialità di una spezia non a caso definita “l’oro rosso”, si sono aggiunti approfondimenti sulla valorizzazione dei prodotti territoriali nell’enogastronomia e nelle attività di pasticceria.

Dal dire si è passati al fare, con la realizzazione a Natale del “pan d’oro” (panettone con impasto allo Zafferano Olg) e a Pasqua dell’oro dorato (colomba con 36 ore di lievitazione).

L'evento di chiusura

All’evento conclusivo del 19 maggio hanno preso parte il sindaco di San Pellegrino, Fausto Galizzi, tutti i relatori ed Elisabetta Lupotto, già dirigente del Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria che fa capo al Ministero dell’Agricoltura. I ragazzi dell’indirizzo turistico hanno presentato un’offerta turistica dedicata all’Oltre la Goggia, capace di unire all’enogastronomia anche accoglienza, attrattive artistiche ed ambientali.

Gli studenti delle classi di cucina, pasticceria e sala si sono letteralmente scatenati, presentando una serie di interpretazioni gastronomiche di altissimo livello. Un finale che conferma le potenzialità dell’Istituto Superiore San Pellegrino, capace di unire alle collaborazioni territoriali un’intraprendenza non comune, alimentata dall’entusiasmo di ragazzi e docenti.

Il risultato alla Gara nazionale

Inoltre, dal 6 al 10 maggio l’Istituto superiore San Pellegrino ha partecipato a Forlimpopoli (Forlì Cesena) alla Gara nazionale degli istituti alberghieri, organizzata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Le prove erano sia teoriche (prove progettuali in cui venivano testate tutte le materie principali di indirizzo) che pratiche.

Fra scuole di ogni angolo d’Italia, la scuola brembana è salita sul podio insieme all’Istituto Erminio Maggia di Stresa (già vincitore nel 2023), conquistando un magnifico argento. A rappresentare l'Istituto c’erano Edoardo Baratteri (4B per la prova di cucina), Anna Panzeri (4F per sala-bar e vendita) e Iris Confalonieri (4G di accoglienza turistica).

«Quando la vittoria è di squadra – sottolinea la dirigente Leidi -  non è mai un caso. È frutto di lavoro costante di studenti e insegnanti. Per ottenere questi importanti risultati, con la preparazione, si parte da lontano. Inizia dagli studenti che si mettono in gioco al ristorante, al bar e all'hotel didattico IN.CON.TRA – Infopoint nel biennio iniziale.

Continua poi con partecipazione agli eventi, anche di respiro internazionale, che concorrono a formare questi professionisti in erba. L'organizzazione è possibile grazie anche all'aiuto, sul territorio, di attori che mettono a disposizione gratuitamente le loro competenze, all'interno di un Patto di comunità condiviso con Comune, Parrocchia, Cooperativa Incammino e Infopoint».

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