Storia e ricette

Complimenti alla Trattoria Visconti di Ambivere: è tra le tredici Premiate Trattorie Italiane

Lo storico ristorante bergamasco selezionato nell'associazione elitaria che raccoglie e racconta il meglio della cucina tradizionale italiana. Due i must: casoncelli e quaglia selvatica con polenta

Complimenti alla Trattoria Visconti di Ambivere: è tra le tredici Premiate Trattorie Italiane
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Premiate Trattorie Italiane è un’associazione elitaria (soltanto 13 soci in tutta Italia) che il Gambero Rosso ha deciso di raccontare in una nuova elegante pubblicazione ricca di spunti interessanti: storie di uomini, di cibo, di territorio. E la ristorazione bergamasca non manca: è degnamente rappresentata dalla Trattoria Visconti di Ambivere. Una pubblicazione di 240 pagine, ricca di foto (autore il toscano Lido Vannucchi), che dedica a ogni locale 18 pagine, comprese una paio di ricette e i consigli del ristoratore sulle materie prime utilizzate.

Una pubblicazione bilingue: l’enorme interesse del pubblico straniero nei confronti di questi locali ha reso la traduzione inglese necessaria. Un interesse in perenne crescita verso quel mondo che rappresenta in pieno l’immaginario dell’Italia nel mondo. Tredici storie diversissime tra loro, accomunate dall’amore per l’ospitalità tramandato da genitori a figli. «Premiate dal tempo e dalla clientela», scrive Federico Malinverno (presidente dell’associazione, ultima generazione del Caffè La Crepa di Isola Dovarese, nel Cremonese), anticipando in quarta di copertina quanto sarà evidente al termine della lettura del libro, firmato da Sara Favilla: in questi locali è fondamentale la relazione, la continuità, lo scambio con i propri ospiti, come si fosse in una grande famiglia.

Un libro narrativo, senza dubbio, ma anche un volume che racchiude un piccolo tesoro: ogni insegna condivide alcune delle sue ricette più rappresentative. Fiorella Visconti propone due must della sua cucina: i casoncelli della nonna Ida e la quaglia selvatica con polenta. Per il resto viene raccontata la storia di questo locale, la cui attività ha inizio nel 1932 e oggi è arrivato alla quarta generazione. Con i genitori Fiorella e Giorgio, sono protagonisti i due figli: Roberto in cucina, affiancato da una brigata affiatata e svelta; Daniele, direttore di sala e sommelier (una carta dei vini più volte premiata e segnalata dal Gambero Rosso). Segnalata giustamente una ricca carta di formaggi bergamaschi, nonché l’ottima selezione di salumi e carni locali, il pesce del lago di Lecco e Como, senza dimenticare la polenta tipica bergamasca, che non manca mai, ad accompagnare brasati e arrosti.

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