Il pastificio artigianale che ha portato in Borgo Palazzo i ravioli della Val Seriana
In via Ghislandi, Matteo Teli e le nipoti Veronica e Francesca Lego hanno aperto un piccolo punto vendita. La sede è a Onore ed è la che Teli ha riscoperto i Bertù, pasta ripiena buonissima e dimenticata
di Andrea Rossetti
«Non è come a Onore, però in fondo anche qui pare di stare in un piccolo paese. Solo che è dentro la città». Francesca e Veronica Lego, con poche parole, spiegano perfettamente il motivo per cui, insieme allo zio Matteo Teli, hanno deciso di aprire il loro negozio proprio lì, in Borgo Palazzo, più precisamente al numero 2 di via Ghislandi. E in quel piccolo locale aperto da pochi giorni (la serranda è stata alzata per la prima volta il 2 dicembre) hanno ricreato un pezzetto di Val Seriana: dall’arredamento, formato da bellissimi espositori in legno, fino, soprattutto, ai prodotti.
Il negozio si chiama Tradizioni & Delizie, lo stesso nome del pastificio con annesso spaccio che Teli ha aperto sei anni fa a Onore, lungo la strada che porta a Castione. E veramente porta la Val Seriana in città. «Qui vendiamo solo produzioni nostre e di nostri fornitori, ovvero piccoli artigiani seriani», spiega Francesca. Farina di mais Rostrato rosso di Rovetta, confetture di frutta fresca, prelibati sughi pronti. Ma protagonista assoluto è il banco “del fresco”, che espone con orgoglio la gastronomia, con piatti pronti e, soprattutto, il pezzo forte di Tradizioni & Delizie: la pasta fresca. O meglio, i ravioli.
Teli, infatti, non è un produttore qualunque. È colui che, con un lavoro prima di studio e poi “pratico”, ha riscoperto i Bertù di San Lorenzo di Rovetta e ha dato loro nuova vita. Si tratta di ravioli la cui sfoglia è fatta di farina integrale e un pizzico di crusca, mentre il ripieno è un’esplosione di sapori regalati da cotechino sgrassato, parmigiano, pan grattato, prezzemolo, cipolla tritata, sale e un poco di noce moscata. Partendo dai Bertù, Teli ha poi dato vita anche ai Tosèi, versione vegetariana dei primi, poiché privi di carne nel ripieno. In via Ghisalndi, però, si trovano anche gli gnocchi di patate e polenta di Rostrato rosso e i casoncelli di Bergamo, «che sono diversi da quelli bergamaschi classici - spiega Francesca - perché hanno un ripieno più delicato».