In Regione un progetto di legge per valorizzare polenta e osei
Soddisfatto il consigliere regionale Giovanni Malanchini, da anni impegnato nella valorizzazione di tutte le eccellenze lombarde
In Regione un progetto di legge per valorizzare i prodotti gastronomici della tradizione: tra questi anche polenta e osei e lo spiedo bresciano. «Continua a Palazzo Pirelli l’impegno per la tutela delle tradizioni e la valorizzazione della cultura rurale da parte della maggioranza, non solo a parole ma con fatti concreti. Sono orgoglioso di aver partecipato alla stesura ed aver sottoscritto un Progetto di Legge, con primo firmatario il consigliere leghista Floriano Massardi, per valorizzare lo spiedo bresciano e altri piatti tipici, quali la “polenta e osei” della tradizione gastronomica bergamasca. Oltre a una forte azione di promozione, il Progetto di Legge punta a consentire il consumo gratuito di questi piatti nei locali pubblici o nelle sagre di paese». A dichiararlo il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale Lombardia Giovanni Malanchini, da anni impegnato nella valorizzazione di tutte le eccellenze lombarde.
Consumo gratuito per tutti. «Oggi – prosegue Malanchini – questi piatti, a causa di una normativa nazionale che prevede il divieto di vendere la selvaggina, vengono realizzate con sostitutivi che non rendono purtroppo onore alle ricette originali. Da anni, sono state lanciate idee per superare tale divieto e oggi finalmente una proposta arriva direttamente in Consiglio regionale. È bene sottolineare che il Progetto di Legge non vuole parlare di caccia, ma intende perseguire un solo obiettivo: rendere lo spiedo bresciano e gli altri piatti della tradizione gastronomica lombarda patrimoni sociali e culturali della Lombardia, senza finalità di lucro. I cacciatori potranno così regalare la selvaggina per dare la possibilità a tutti – gratuitamente – di conoscere queste ricette». «Ora il progetto – conclude il Consigliere Segretario – dovrà affrontare l’iter consiliare prima che divenga una legge a tutti gli effetti, ma contiamo su di un appoggio unitario che sia la rappresentanza dell’intero mondo rurale: dal cacciatore e dalle associazioni venatorie, alle associazioni culturali fino al consumatore finale. Per questa proposta, unitamente al collega Floriano Massardi, voglio ringraziare in modo particolare il dottor Davide Brumana che, con la sua preparazione, ha fornito un supporto tecnico indispensabile».