L'apertura di Sorbillo lo dimostra: Bergamo e la pizza napoletana sono anema e core
Marchi mondiali hanno scelto la nostra città. Adriano Strati: «Da Mimmo e Nasti hanno aperto la strada. La concorrenza non mi preoccupa»
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di Marta Belotti
San Valentino è la festa degli innamorati e i bergamaschi sanno bene come festeggiarla, celebrando quello che è stato un amore a prima vista e che continua tutt’ora a riscaldarsi sempre più di anno in anno: quello per la pizza napoletana.
Giovedì 13 febbraio, in via Borfuro 14, ha aperto i battenti Sorbillo, iconica pizzeria del capoluogo campano il cui nome è stato esportato ormai in tutto il mondo. L’apertura era particolarmente attesa anche per via dei diversi slittamenti. Inizialmente, era prevista per l’autunno 2023, poi era stata rimandata a maggio 2024, sempre accompagnata dal cartello «Stiamo arrivando a Bergamo» appeso alle vetrine dei locali.
Ora, alla vigilia di San Valentino 2025, finalmente la famosa catena firmata da Gino Sorbillo è dunque arrivata in città.
Da Michele, un anno fa
Solo un anno fa, nello stesso periodo, aveva aperto invece la Antica Pizzeria Da Michele, altra catena napoletana conosciuta per terre e per mari. Fin dal primo giorno, davanti al locale di viale Papa Giovanni XXIII si sono create lunghe code di persone in attesa (una delle particolarità del locale è la scelta dei gestori di non permettere le prenotazioni, bisogna andare in loco e aspettare).
E stando alle file che si continuano a creare dal 10 febbraio dello scorso anno a oggi - tanti sono i turisti di passaggio, ma numerosi anche i bergamaschi -, si può dire che l’attività stia funzionando a gonfie vele.
La “verace napoletana”
Tonda, sottile ma dai cornicioni alti, dall’impasto simile a quello del pane, morbido e fragrante allo stesso tempo: la “verace pizza napoletana” ora può essere mangiata in diversi locali e ristoranti, che, come dimostrano i casi di Sorbillo e di Da Michele, hanno portato un prodotto particolarmente apprezzato e in espansione, ma che fino a qualche anno fa i bergamaschi ancora non conoscevano.
La pizza c’era, era stata portata da altre famiglie del Sud fin dal Dopoguerra, ma il nome e l’idea di “pizza napoletana” non era ancora stata esattamente definita. Diverse sono infatti le declinazioni regionali e locali, che cambiano di città in città, dello stesso prodotto.
L’esperienza di Adriano Strati
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A contribuire all’innamoramento dei bergamaschi per questi sapori è stata una persona in particolare. Chi abita in città o in provincia, difficilmente non ha mai sentito parlare di Adriano Strati, conosciuto per la Trattoria Da Adriano di via Piccinini, fino al 2022 Trattoria Caprese. Strati è anche (...)
Buonissima la pizza, ma in questa apertura di anema e core c'è ben poco: 8, 10, 15 euro per una pizza li si chiedono appunto a Bergamo dove ormai si fa a gara a chi la fa pagare di più. Comunque auguro solo il meglio, giustamente i soldi bisogna andare a prenderli dove ci sono.
La pizza stile napoletano non mi piace e non la digerisco .. sto aspettando che apra un locale che faccia la pizza sottile e croccante ..
Leggo alcuni commenti che più che essere improntati al gusto sono indirizzati al disgusto che hanno alcuni idioti per il sud ed i suoi figli ed i suoi prodotti.....
io ricordo da Pio di fronte alle poste..ottima pizza
Meglio il kebabbaro 🤣