cambio di rotta

Marco Stagi non è più lo chef di Bolle Restaurant. Che ne sarà della stella Michelin?

Finito il sodalizio tra lo chef stellato e la Pentole Agnelli di Lallio. Dopo la pausa invernale verranno svelati i nuovi nomi alla guida della cucina

Marco Stagi non è più lo chef di Bolle Restaurant. Che ne sarà della stella Michelin?
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I nomi dei successori sono ancora top secret e verranno rivelati probabilmente dopo la pausa natalizia (dal 7 al 17 gennaio), intanto la certezza è che da ieri, lunedì 1° gennaio 2024, Marco Stagi non è più lo chef di Bolle Restaurant. L'insegna di Lallio è di proprietà della Agnelli since 1907, famosa azienda di pentole che ha sede nel paese alle porte di Bergamo. La notizia arriva a poco più di un anno dal riconoscimento della Stella Michelin.

Nelle mani del sous chef

Nel comunicato inviato dalla proprietà e riportato dalla testata di settore Italia a Tavola veniva spiegato: «Il 31 dicembre 2023 si conclude la collaborazione con lo chef Marco Stagi, che ringraziamo per il supporto offerto durante il suo periodo di collaborazione e al quale auguriamo un nuovo ed entusiasmante percorso fuori dal progetto di Bolle Restaurant. Il nostro sous chef prende in mano il coordinamento della brigata di cucina unita nel rinnovato entusiasmo, dal costante e garantito processo di valorizzazione del Ristorante Bolle grazie all'investimento della famiglia Agnelli e dei suoi partner».

Il futuro di Bolle Restaurant

Concludono: «Ad affiancare il sous chef a partire da fine marzo 2024 la proprietà ha già individuato due giovani e brillanti chef con significative esperienze di ristorazione fine dining in ambito nazionale ed internazionale, che andranno ad integrarsi con l'attuale brigata di cucina per migliorare ed elevare ulteriormente il livello di proposta che Bolle Restaurant vuole offrire al suo affezionato pubblico».

E la stella Michelin?

Il dubbio rimane quindi sui due nomi, ma anche sul futuro della stella Michelin, conferita nel novembre 2022 e confermata anche nel 2023. In genere, il riconoscimento segue lo chef, ma questa è solo una tendenza generale e non è detto valga anche in questo caso.

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