Gambero Rosso, 8 pizzerie bergamasche tra le migliori d'Italia: ecco quali sono
Doppietta per la famiglia Spampatti, che guadagna le "Tre Rotelle" con "Lievin" e "Due Spicchi" con "La Lanterna", a Castione della Presolana
Anche la provincia di Bergamo conferma il suo amore per la pizza nella nuova edizione della guida "Pizzerie d'Italia" 2025 del Gambero Rosso. Sono otto i locali bergamaschi che hanno trovato spazio tra le pagine del nuovo volume, che raccoglie le migliori 750 pizzerie d'Italia.
Due e uno spicchio: i premiati
Incetta di premi per la famiglia Spampatti, che a Castione della Presolana fa doppietta. "Lievin" conquista le ambite "Tre Rotelle", il riconoscimento dedicato alla categoria delle pizze al trancio. Il merito va a Ian Spampatti, il titolare, che già a quindici anni affiancava i genitori nella gestione. Oggi ha 26 anni e la pizza in teglia alla romana è diventata tra i suoi piatti forti.
Sempre la famiglia Spampatti, ha conquistato i "Due Spicchi" - riconoscimento che premia la qualità e l'innovazione - con un secondo locale, ancora a Castione della Presolana: "La Lanterna".
A Castelli Calepio due pizzerie si sono distinte con "Due Spicchi". Si tratta di "Giuly Pizza", new entry, e "Al Posto Giusto".
Altri ingressi di rilievo riguardano la città di Bergamo, dove "Nasti" è l'unica insegna cittadina a conquistare i "Due Spicchi", mentre nel resto della provincia il riconoscimento va a "Da Sobb" di Casirate d'Adda e "LoRo&Co." di Trescore Balneario. Chiude l'elenco il "Leone d'Oro" di Telgate, che ottiene "Uno Spicchio" confermandosi un riferimento di qualità.
I veraci ciserano
Simona hai ragione . Ma quale è la miglior pizza ?
La miglior pizza la fa mia moglie ! Poi viene Ubaldo a Grumello è il Fienile a Palazzolo . Come quarto posto metto lo sporting di endine , il resto è fuffa . Punto .
La Lanterna fa una pizza fantastica ma visti i prezzi gestire la prenotazione con i vincoli dei due turni fa un po’ cheap …
Secondo me è ora di inasprire le leggi, i malintenzionati devono essere processati e condannati di qualunque nazionalità siano. (Anche se non hanno documenti o fissa dimora) Condannare 1 per educarne 100. Questo è il mio motto!