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Piazza Vecchia, il Caffè del Tasso diventa un estivo: T Garden

L’inaugurazione giovedì 9 luglio. Apertura dalle 18 alle 2. Iniziativa in collaborazione con Happening Development

Piazza Vecchia, il Caffè del Tasso diventa un estivo: T Garden
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Il posto merita. Anzi, in città è quello che merita maggiormente, il più prestigioso, il più fotografato dai turisti. Piazza Vecchia. Nell’angolo a sinistra, lato Palazzo della Ragione, c’è il Caffè del Tasso, che da giovedì 9 luglio si allarga quasi ad estivo: un dehors in collaborazione con Happening Development (quelli degli eventi nel cortile della Gamec) che andrà ad interessare la porzione di piazza di fronte al bar e anche il passaggio verso i lavatoi. Una novità battezzata T Garden con ampio orari d’apertura dalle 18 alle 2, che si propone quindi come opzione di livello – bistrot esclusivo, si legge nel comunicato di presentazione - per aperitivi, cene e dopocena, tra piatti gourmet e i classici della tradizione. Immensa la selezione di vini e champagne al bicchiere. A completare la proposta un cocktail bar e un’inedita gintoneria con una selezione ampia per chi vuole sperimentare nuovi gusti e sapori. Il Tasso resta naturalmente aperto anche per colazioni e pranzi (anche di lavoro).

Prenotazioni consigliate. È consigliata la prenotazione per la cena telefonando al numero 035.237966 o scrivendo una mail a caffedeltasso1476@gmail.com.

L’Anticantina. Il locale gestito dalla famiglia Menalli a inizio anno aveva inaugurato un’altra chicca. Sotto le volte di pietra a cui si accede scendendo una scaletta di pochi gradini affiancati al Caffè del Tasso, infatti, i bergamaschi di Città Alta si ritrovavano in quello che, verosimilmente, è stato il primo esercizio pubblico del borgo antico. Un salto indietro nei secoli decisamente affascinante. Non è l’unico che si può fare nel borgo antico, ma questo, di 700 anni, riporta appunto a quando in Piazza Vecchia tal Francesco Mangili aveva una casa con osteria (detta “dell’Offellino”) e relativa cantina. La casa fu acquistata dalla Fabbriceria del Duomo nell’Ottocento e abbattuta per realizzare la Cappella del Crocifisso, completata nel 1866. La cantina dell’antica osteria non venne toccata. È tornata a rivivere adesso per iniziativa dei fratelli Marcello e Massimo Menalli, affiancati da Marco Schito, romano di nascita, appassionato e intenditore di vini, da un paio d’anni trasferito a Bergamo. È nata così Anticantina, denominazione anche della associazione di intenditori esigenti che qui trovano una selezione di vini tra le migliori che si possano immaginare.

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