Presto l'inaugurazione della stalla sociale a Vedeseda, per produrre sempre più Strachitunt
Il formaggio Dop è estremamente richiesto, ne serve il 30% più. «La stalla non è del singolo, ma di tutti i soci della cooperativa»
Sostenibilità, maggiore approvvigionamento e cooperazione sono i nuovi ingredienti fondamentali per creare un ottimo Strachitunt, formaggio pregiato e altamente richiesto, tanto che le circa seimila forme marchiate Dop prodotte ogni anno non bastano più e il Consorzio di tutela lamenta una carenza stimata complessivamente nel trenta per cento di latte.
Da qui la decisione di inaugurare il 30 settembre la nuova stalla sociale a Vedeseta, un gioiellino di tecnologia per aumentare la produzione.
70 animali e robot per l'automazione
Ha spiegato a L'Eco di Bergamo Alvaro Ravasio, presidente del Consorzio di Tutela dello Strachitunt Dop: «Accoglieremo settanta animali, alcuni già acquistati, mentre altri arriveranno presto. La nuova stalla non è del singolo socio, ma di tutti quelli della cooperativa. L'edificio è stato modernizzato, tanto che anche l’alimentazione avverrà automaticamente tramite robot. C’è inoltre un impianto per il raffreddamento e il recupero del siero e risulta già la predisposizione per la produzione di biogas con l’obiettivo dell’autosufficienza energetica».
Obiettivo: produrre di più e meglio
L'obiettivo è quindi quello di aumentare la produzione, dato che altrimenti, a fronte di una domanda sempre più insistente della ristorazione italiana, ma anche francese, svizzera e americana, il rischio è che non si possa avere abbastanza prodotto. Più latte c'è a disposizione dei produttori, più Strachitunt può essere creato.
Inoltre, il presidente Ravasio aggiunge: «Abbiamo novità anche nella produzione grazie all'utilizzo di un fermento autoctono: un altro passo avanti per rendere lo Strachitunt più omogeneo e stabile. In definitiva, vogliamo crescere in maniera omogenea coinvolgendo tutto il territorio».