Sul lungolago sognando una Stella: una cena al nuovo ristorante Lisander
Una proposta fine dining con soli venti coperti all'interno dell'hotel quattro stelle lusso Promessi Sposi. La tradizione incontra la raffinatezza
Noi bergamaschi amiamo il lago d’Iseo, così piccolo e raccolto. Intimo. Però, diciamoci la verità: il lago di Como è un’altra cosa. Storia, tradizione, fascino. E non è nemmeno così lontano da Bergamo. La sponda orientale del bacino, quella che accarezza la provincia di Lecco, dista infatti poco più di mezz’oretta di auto dal nostro capoluogo.
«Questa parte di lago, nell’immaginario comune, non ha forse l’eleganza e l’attrattiva di quella comasca, anche perché Lecco è una provincia storicamente più improntata all’industria che al turismo, un po’ come Bergamo. Ma le cose, negli ultimi anni, sono cambiate», spiega Fabio Dadati, imprenditore. E pochi meglio di lui hanno vissuto in prima persona questo cambiamento. Nel 2013, infatti, Dadati decise di «fare una pazzia»: mollare tutto e aprire a Malgrate il boutique hotel La Casa sull’Albero. «Mentirei se dicessi che avevo previsto il boom turistico degli anni successivi, ma è andata bene». Il passo successivo fu l’apertura, sempre a Malgrate, dell’ormai celebre ristorante Da Giovannino (2017) proprio sul lungo lago, un bistrot con pizza noto agli amanti della buona cucina della zona.
La rinascita dell'Hotel Promessi Sposi
Proprio alle spalle del ristorante, in un’invidiabile posizione, sorgeva abbandonato uno storico hotel, il più antico del ramo orientale del lago essendo stato aperto nella seconda metà dell’Ottocento. Ed è osservando quel grande immobile che a Dadati è venuta un’idea: provare a proporre anche lì un’offerta ricettiva di classe, d’eccellenza. È così iniziato l’ambizioso progetto che ha portato al completo restauro e alla riapertura la scorsa primavera dell’Hotel Promessi Sposi, un quattro stelle lusso proprio sul lago con ogni comfort, dalla Spa alla palestra, passando per un cocktail bar in stile internazionale, il People.
Lisander, la ciliegina sulla torta
In un contesto del genere, non poteva mancare anche un’offerta ristorativa di assoluto livello. Per questo, all’interno dell’hotel (ma destinato a tutti) ha aperto Lisander – nome dedicato ovviamente ad Alessandro Manzoni –, un ristorante fine dining da soli venti posti a sedere che fa dell’eccellenza in cucina la sua stella polare. Una cucina raffinata, ricercata, che fonda però profonde radici nel territorio. Del lago di Como, ma non solo. «L’Italia è un Paese con una ricchezza gastronomica immensa – commenta Dadati –, per questo non ci siamo voluti limitare a una proposta strettamente a km 0, ma nazionale».
La squadra del Lisander, con chef Angelo Biscotti al centro e Fabio Dadati primo a destra
Chef Angelo Biscotti
In cucina, a guidare le danze è lo chef Angelo Biscotti (affiancato dal sous chef Alessio Limonta), salernitano che porta al tavolo dei clienti anche i sapori mediterranei della sua terra. «Ovviamente il pesce di lago è una ricchezza – spiega lo chef –, ma non è l’elemento unico e centrale dell’offerta del Lisander, che spazia nei sapori di tutta l’Italia, con grande attenzione alla qualità e alla stagionalità delle materie prime». E infatti, nel menu del ristorante, trovano casa con egual importanza (e bontà) tanto il salmerino e la trota quanto il gambero rosso di Mazara del Vallo e lo scampo, in abbinamenti mai banali. Un esempio? La frolla salata alla paprika con tartare di salmerino, yogurt affumicato e uova di trota, oppure il bon bon di gambero rosso con gel di limone.
Obiettivo Stella Michelin?
«Un ristorante di questo tipo mancava sul ramo orientale del lago di Como – dice Dadati –, con Lisander andiamo a completare un’offerta di livello internazionale, seppur con caratteristiche tradizionali. La cucina, ormai, è diventata una vera e propria esperienza, al pari di una serata a teatro. Il nostro obiettivo è proporre qualcosa di unico, ricercato, che offra, tanto ai clienti dell’hotel quanto a tutti coloro che mangiano qui, un momento da vivere appieno».
Cenando al Lisander si nota l’estrema cura che c’è in ogni dettaglio: dall’impiattamento alla scelta dei vini, dall’arredo alla discreta gentilezza e presenza del personale di sala, sapientemente coordinato e supervisionato da Claudia Fazzini, maître e restaurant manager. L’impressione è che il ristorante dell’Hotel Promessi Sposi abbia messo il navigatore con una meta ben precisa: la Stella Michelin. Interrogato al riguardo, chef Biscotti sorride: «Al momento, il nostro obiettivo è lavorare bene, migliorarci, riuscire sempre a rileggere la tradizione con l’innovazione. Poi quel che sarà, sarà». E Dadati è sulla stessa linea: «Siamo aperti da poco, il lavoro è appena cominciato. Il nostro è un progetto a lungo termine. Sicuramente al Lisander vogliamo proporre qualcosa di diverso e ricercato, ma non ci siamo posti obiettivi al momento».