Tavernola, la sagra della sardina si ferma per il terzo anno. «Ma tornerà nel 2023»
L'ultima edizione della popolare manifestazione a cura della Pro Loco di Tavernola è stata nel 2019
Per il terzo anno consecutivo, la sagra della sardina di Tavernola non si farà. Per la manifestazione, che si svolgeva da oltre trent'anni in due weekend di luglio, il tempo si è fermato al 2019 – l'anno prima dello scoppio della pandemia.
Organizzata dalla Pro Loco di Tavernola, si trattava di una sagra popolare e molto amata dai visitatori, che accorrevano da tutta la bergamasca (e non solo) per provare le iconiche sardine essiccate sott'olio e abbrustolite sul braciere, ma anche altri piatti a base di pesce di lago: un menù messo a punto dai volontari della Pro Loco nel corso di trent'anni di esperienza.
A spiegare il motivo del terzo stop è il presidente Giulio Consoli, intervistato da L'Eco di Bergamo (che ha riportato la notizia nella giornata di ieri): «Abbiamo preso in considerazione l’alternativa di una tensostruttura più piccola, ma non sarebbe stata la stessa sagra e comunque non ne sarebbe valsa la pena per poco tempo». Scartata anche l'idea di spostarla nel giardino pubblico, per evitare di interferire con i ristoratori di Tavernola. Perché lo scopo della manifestazione non è fare concorrenza, bensì «valorizzare il paese».
Quello della sagra della sardina – però – non è un addio. Anzi: la promessa di Consoli è quella di tornare il prossimo anno. «Nel 2023 – ha annunciato – la sagra della sardina si farà con il nostro contributo a Bergamo e Brescia, capitali della cultura, presenti sul Sebino da sponde diverse ma unite nell'intento di promuoverlo».