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10 dischi imperdibili secondo gli organizzatori della fiera del vinile al Daste

Domenica 11 dicembre torna “La centrale dei dischi”: più di 40 espositori, in vendita anche cd e audiocassette

10 dischi imperdibili secondo gli organizzatori della fiera del vinile al Daste
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Le vendite di vinili continuano ad aumentare, segnando una crescita che, in Italia, ha permesso al mitico disco di superare il cd. Un sorpasso che non si vedeva dal 1991. Con la smaterializzazione data da mp3 e streaming, infatti, che restano ovviamente dominanti, il ritorno al rassicurante supporto fisico non poteva che approdare al fascino di 33 e 45 giri, anche solo per il “packaging”.

Si moltiplicano, così, fiere dedicate al vinile, che non disdegnano cd, audiocassette, merchandising. Magari con dj set, concerti e ristorazione di contorno. Esempio luminoso, in questo senso, è “La centrale dei dischi”, che domenica 11 dicembre torna dalle 10 alle 19 al Daste per la sua terza edizione.

Un'edizione natalizia, perfetta per i regali sotto l'albero: più di 40 espositori, con ospiti speciali Teo Mangione e Luciano Berry di “Keep on rocking”, programma di Radio Alta e Bergamo Tv che sarà presente in fiera dalle 15 fino alla chiusura.

10 dischi consigliati

Per guidare alla scelta di alcune pietre miliari di rock e dintorni (e per far discutere gli appassionati) abbiamo chiesto ai due organizzatori di consigliarci 10 dischi imperdibili.

Partiamo da Simone Bardelli:

Dire Straits – “Money for nothing”. «Per me un album fantastico, tuttora ricercatissimo dai collezionisti e anche dai giovani di oggi, mi ricorda i primi anni della patente, i primi concerti, il sabato sera al Nautilus di Cardano Al Campo». L'album ha raggiunto la prima posizione in classifica in Francia, nel Regno Unito, nei Paesi Bassi ed in Svizzera, la seconda in Italia, Germania e Nuova Zelanda, la terza in Austria, Norvegia ed Australia, e l'ottava in Svezia. Ha venduto circa 14 milioni di copie nel mondo, il che ne fa una delle raccolte musicali più vendute di sempre.

Pulp Fiction” – Motion picture. «Un disco da sentire dall'inizio alla fine e continuare a girare senza mai stancarsi». Comprende brani di diverso genere: si spazia dalla musica surf al rock and roll al funk e al blues, dove spiccano svariati artisti come i Kool & the Gang, Dick Dale e Al Green. Altra particolarità della colonna sonora è la presenza di alcuni dialoghi estratti dal film che si intercalano più volte tra un brano ed un altro.

Morcheeba – “Fragments of freedom”. «Un disco che ho iniziato a sentire grazie al mio grande amore, Rosy. Un disco unico nel suo genere, introvabile in vinile». È il terzo album del gruppo elettronico inglese, pubblicato nel 2000 . È stato uno dei loro album di maggior successo in termini di vendite in classifica. Le versioni speciali del cd contenevano un breve video su cd-rom di "Making of Fragments of Freedom" e anche video musicali.

Offspring – “Americana”. «Un disco che spacca». Il quinto album in studio del gruppo musicale statunitense, pubblicato il 17 novembre 1998 dalla Columbia Records. Ha venduto più di 11 milioni di copie e ha avuto la certificazione di cinque dischi di platino. L'album è stato inoltre inserito, al 20º posto, nella classifica dei 50 migliori album punk di sempre.

Disco mix ep promozionale - B Club Milano // Records Family Groove 001. «Infine vorrei parlare del mio primo vinile uscito da pochissimo in tiratura limitata di 300 copie. Raggruppa le 4 tra le migliori tracce del genere house/funk/nu disco, le più vendute nel 2022, realizzato da artisti internazionali e nazionali, partendo da Ken@Work, Serg Funk, Paolo Bardelli e il sottoscritto Simone Bardelli. Verrà presentato durante il mio dj set al Daste».

Aggiunge la restante cinquina Massimo Galli:

Ozzy Osbourne - “Blizzard of Ozz”, 1980. «Questo è il primo disco solista del fondatore dei Black Sabbath. In questo lp possiamo trovare l'anima heavy metal di Ozzy ma anche la sua vena più romantica (in “Goodbay to romance”). Il tutto condito dall'ottima chitarra di “Randy Rhoads” che in questo disco raggiunge vette ineccepibili nella musica metal».

Meat Loaf - “Bat out of hell”, 1977. «Siamo di fronte a uno degli album più venduti nella storia. Lo possiamo definire una rock opera con momenti di barocco ma moltissimo rock n roll. Solo la copertina vale l’acquisto!».

Stiff little fingers -”Infiammable materials”, 1979. «Questo lp è un concentrato di punk… ma quello vero, grezzo e veloce, con testi scomodi, visto la connotazione della band. Siamo infatti in Irlanda del Nord e la band ci descrive il dramma della loro terra occupata dagli inglesi. Come suggerisce il titolo… siamo di fronte ad un album incendiario!».

Madness – “Madness”, 1979. «Questo è il disco più importante dello ska revival… ovvero quel genere musicale che mescola reggae e sonorità punk. Sarà difficile ascoltandolo rimanere fermi. Frenesia pazzia e tanto divertimento.. tutto allo stesso tempo. Chi non ha mai ballato sentendo “One step beyond”?».

Alberto Camerini - “Rudy e rita”, 1981. «Siamo in Italia nei primi anni 80 e questo artista milanese esce con questo disco dove fa conoscere le prime sperimentazioni di musica elettronica… ma non solo! Infatti oltre alla celeberrima “Rock n roll robot” possiamo imbatterci in canzoni quali “Quando è carnevale” che ricorda la musica veneziana del 700! Disco sempre attuale… sia nei testi che nelle melodie pop».

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