Concerto

Alessio Corti inaugura la seconda edizione di “Stil Novo”

Il pluripremiato organista milanese si esibirà venerdì 18 luglio al Serassi della Chiesa parrocchiale di S. Anna in Bergamo, in occasione delle annuali feste patronali

Alessio Corti inaugura la seconda edizione di “Stil Novo”
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«La musica organistica non è solo arte, ma è anche preghiera. Nella sua dimensione liturgica e meditativa, essa diventa voce della comunità credente, ponte tra l’umano e il divino, eco della lode che la Chiesa innalza a Dio. Questo repertorio, ricco di bellezza e profondità, rappresenta quindi un patrimonio spirituale e culturale d’immenso valore». E il programma del recital che l’organista milanese Alessio Corti, autore delle note introduttive qui sopra citate, ha scelto per l’inaugurazione della seconda edizione di “Stil Novo - I concerti di Sant’Anna”, la rassegna nata lo scorso anno in concomitanza con le feste patronali di una delle parrocchie più densamente popolate di Bergamo, va proprio in questa direzione.

A cominciare dal titolo, “Maria, divina carezza di suoni”, il concerto di venerdì 18 luglio (Chiesa parrocchiale di S. Anna, inizio ore 20.45) si propone infatti come un itinerario attraverso cinque secoli di musica organistica in cui la preghiera si fa suono, e il suono diventa meditazione, invocazione, lode. Interprete versatile di un vasto repertorio, Corti si è distinto in concorsi nazionali ed internazionali. È organista titolare della Chiesa di S. Maria Segreta e direttore artistico della Fondazione Organo della Basilica di San Babila a Milano.

Il programma, di forte ascendenza mariana, esordisce con la “Fuga sopra il Magnificat BWV 733” di Johann Sebastian Bach, esempio perfetto di come il maestro di Lipsia sapesse unire profondità teologica e perizia contrappuntistica. Qui il Magnificat - il canto di Maria trasmesso nel Vangelo di Luca - si traduce in un’elaborazione fugata in cui, nella parte finale del brano, appare solennemente alla voce del pedale dell’organo il tema del corale gregoriano.

Segue un raro gioiello del Seicento iberico: il “Tiento sobre la Letanía de la Virgen” di Pablo Bruna. In questo brano, costruito come un tiento - forma tipicamente iberica affine al ricercare -, Bruna sviluppa con intensa espressività i motivi della litania mariana, con un linguaggio ricco di ornamentazioni.

“In cammino verso la porta d’oro”, composto da Luca Salvadori nel 2024 (ed eseguito in prima assoluta da Francesca Ajossa, durante la prima edizione dei concerti di Stil Novo) trae spunto dalle storie, raccontate nei Vangeli apocrifi, di Sant’Anna e Gioacchino, i genitori di Maria.

“Allegretto per Clarinetto” di Vincenzo Petrali, tra i maggiori rappresentanti dell’Ottocento organistico italiano, è una composizione per organo che evidenzia l’abilità del compositore nel creare atmosfere evocative e nel trattare timbri strumentali con grande maestria. L’uso del termine “Allegretto” suggerisce un carattere leggero e vivace, tipico delle composizioni italiane del XIX secolo. Si tratta di un particolare stile che fonde elementi melodrammatici e sinfonici e che permette di mettere in valore i cosiddetti registri da concerto per imitare le sonorità orchestrali.

È ispirandosi ai mirabili esempi di Girolamo Frescobaldi che il grande organista e compositore ginevrino Lionel Rogg compone nel 2001 la sua “Toccata per l’Elevazione”, una intensa e profonda meditazione musicale che rivisita in un linguaggio moderno e molto personale gli stilemi espressivi e retorici dei modelli italiani seicenteschi.

Il programma prosegue con la “Sonata n. 4 op. 98” di Josef Gabriel Rheinberger, esponente del romanticismo tedesco, raffinato nella sua scrittura organistica e profondamente legato alla liturgia cattolica.

Dall’Italia giunge l’Ave Maria di Marco Enrico Bossi, considerato il maggior organista italiano a cavallo tra Otto e Novecento. La composizione (op. 104 n. 2), pur priva di testo cantato, trasmette attraverso le linee melodiche e l’armonia un’intensa devozione, con un linguaggio tardo-romantico intriso di lirismo e intima espressività.

Chiude il concerto una pagina sorprendente del Novecento francese: “Litanies” di Jehan Alain, composta nel 1937. Questo brano rappresenta una preghiera travolgente, un’invocazione carica di urgenza e slancio mistico.

Ingresso libero. Eventuali offerte saranno devolute a “SaraCasa - Un luogo per ricominciare” della Caritas diocesana. Per info: 388 58 63 106. PrimaBergamo è media partner dell’evento.