Dopo Morgan

I Pinguini Tattici Nucleari con Bugo per “Un’avventura” al Festival di Sanremo

La band bergamasca affiancherà Cristian Bugatti (questo il suo vero nome) nella serata delle cover: canteranno il capolavoro di Battisti

I Pinguini Tattici Nucleari con Bugo per “Un’avventura” al Festival di Sanremo
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Che Pinguini Tattici Nucleari e Bugo si “annusassero” un bel po’ lo si era capito da tempo. Nel nuovo disco del cantautore novarese, disponibile dal 5 marzo con titolo “Bugatti Cristian” (etichetta Mescal / distribuzione Sony Music; il precedente album si chiamava “Cristian Bugatti”), ci sono infatti 5 inediti tra cui “Meglio”, impreziosito dal featuring della band bergamasca.

L’anno scorso i Pinguini arrivarono terzi al Festival di Sanremo. Bugo invece fu eliminato dopo aver abbandonato il palco per il brutto scherzo tiratogli Morgan, che aveva cambiato in diretta le parole di “Sincero” per insultare il socio. Cambiare il testo, comunque, avrebbe fatto scattare la squalifica in automatico. E Bugo quest’anno a Sanremo ci torna con l’inedito “E invece sì”. Ma nella serata delle cover, giovedì 4 marzo, canterà “Un’avventura” di Lucio Battisti proprio a fianco dei Pinguini.

«Tornare a Sanremo è sicuramente una grande emozione – ha raccontato il cantante Riccardo Zanotti a L’Eco di Bergamo -. «Un po’ perché Sanremo è stato l’ultimo momento di pace e tranquillità prima del delirio dettato dal Coronavirus, un po’ perché quella vetrina resta l’evento discografico più importante in Italia». Per i Pinguini, poi, Bugo è «una persona molto ironica, vispa, intelligente, acuta. Una figura artistica che ci piace molto».

Non si pensava che Bugo sarebbe tornato a Sanremo. “E invece sì”, come dice la canzone, sbattuta in faccia a tutti i detrattori. Sarà un Sanremo strano per tanti motivi, dalle stringenti misure anti Covid per artisti e addetti ai lavori all’assenza di pubblico, ma Cristian Bugatti in linea con il suo tifo calcistico per la Juventus non va certo all’Ariston a fare passerella: «È una gara e voglio fare il meglio possibile». Non ha dato retta alla polemiche, lui: «Non ci sarà il pubblico, ma non ci penso. Vado a Sanremo a cantare la mia canzone, questo conta. Mi mancherà il pubblico, così come ai calciatori quando giocano negli stadi mancano i loro tifosi, però siamo immersi in una faccenda che è più grande di noi, per cui è stato giusto fare un festival senza rischiare».

La canzone inedita non la vuole spiegare. Semplicemente «il brano invita la gente, a cui parlo sempre, a continuare a credere in quello che ritiene importante senza farsi coinvolgere in sciocchezze o perdere la propria strada. È come quando hai un progetto assurdo e la gente ti dice che è impossibile, però tu ci credi e gli rispondi “e invece sì”. Se non avessi ragionato così, non credo sarei arrivato alla Universal con una canzone che si chiama “Io mi rompo i coglioni”»

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